Almeno 310 persone sono morte per la frana e le inondazioni avvenute vicino a Freetown in Sierra Leone. Lo riferisce la Croce Rossa locale. Degli oltre 300 corpi portati all'obitorio, 60 sono di bambini, scrive il quotidiano The Sierra Leone Telegraph. La tragedia è avvenuta a Regent, un sobborgo di Freetown. Testimoni citati dal Telegraph affermano che parte di una collina è franata sulle case. I soccorsi sono all'opera, fra grandi difficoltà, per cercare di recuperare le persone rimaste intrappolate dal fango nelle loro case. La frana è stata provocata dalle violente piogge degli ultimi giorni. Una folla di centinaia di persone si è riversata nell'area della frana alla ricerca dei propri cari, riferisce un reporter della Bbc che è giunto sul posto, dove la frana ha praticamente cancellato le decine di case che sorgevano ai piedi del monte Sugar Loaf. «La gente piange disperatamente, una donna mi ha raccontato di aver perso undici familiari, un uomo ha perduto la moglie, la suocera e i figli», ha riferito il giornalista. «Non c'è ancora un bilancio definitivo delle vittime, ma potrebbero essere molte più di quelle che si dice». ha detto all'agenzia stampa Dpa il portavoce della Croce Rossa in Sierra Leone, Abu Bakar Terrawellie, dopo che l'organizzazione umanitaria ha diffuso la cifra di almeno 300 morti e 600 feriti. La frana dovuta alle piogge ha travolto almeno 100 abitazioni, spiega il portavoce, secondo il quale i dispersi sono centinaia. Immagini pubblicate su The Sierra Leone Telegraph mostrano un'acqua fangosa che arriva fino al busto di uomini adulti.
Frane e allagamenti sono frequenti durante la stagione delle piogge nell'Africa occidentale, dove deforestazione e
pianificazione urbanistica carente mettono a rischio i residenti e le loro abitazioni. E a peggiorare la situazione proprio nell'area della capitale colpita dalle alluvioni sono state costruite numerose abitazioni abusive.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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