Politica

Omicidio Ciatti, negata dalla Francia l'estradizione di uno dei killer ceceni

Il padre di Niccolò: "Sconforto per una scelta incomprensibile"

Firenze. Non verrà estradato in Italia per essere processato, uno dei tre ceceni accusati dell'omicidio del fiorentino Niccolò Ciatti, avvenuto nell'agosto 2017 a Lloret de Mar, in Spagna.

L'uomo è stato rimesso in libertà e un altro connazionale rischia di tornare presto a piede libero. È una doppia ferita al cuore, l'ennesima, per la famiglia del ragazzo pestato a morte mentre si trovava all'interno di una discoteca. I giudici di Strasburgo, la città francese dove risiede il 24enne Movsar Magomedov uno dei tre ceceni, lottatori di arti marziali, coinvolti nell'omicidio hanno negato l'estradizione in Italia, dopo che l'uomo era stato arrestato lo scorso febbraio a seguito di un mandato di arresto europeo, in un'operazione congiunta dei carabinieri del Ros e della Gendarmerie.

A inchiodarlo, secondo la Procura italiana, sia le immagini delle telecamere di sorveglianza della discoteca, sia i testimoni che gli inquirenti sono riusciti a trovare in Italia. Tuttavia le prove raccolte a suo carico non avrebbero convinto i giudici francesi. «Il giovane ceceno come riporta il Corriere Fiorentino - risulta indagato per lo stesso delitto in Spagna, dove è stato commesso il reato e dove, per le leggi internazionali, dovrà celebrarsi il processo».

Lo stesso Magomedov ha sempre dichiarato di voler essere processato in Spagna anziché in Italia e con la decisione dei giudici francesi è stato bloccato il suo trasferimento a Rebibbia. E non è tutto: in agosto, proprio a ridosso del quarto anniversario dell'omicidio, potrebbe tornare libero per decadenza dei termini di detenzione in carcere anche un altro degli aggressori di Niccolò, Rassoul Bissultanov, colui che sferrò il calcio mortale alla testa del giovane dopo una rissa il 22 agosto di quattro anni fa.

Il tribunale di Girona non ha ancora fissato la data del processo, che dovrebbe tenersi in giugno. Per la quinta volta i suoi difensori hanno presentato richiesta di scarcerazione. Anche per lui, i giudici catalani avevano negato l'estradizione in Italia. «Non ho più parole - le parole del padre di Niccolò ma solo delusione, rabbia, sconforto. Mio figlio è al cimitero e uno dei suoi assassini è a piede libero: la decisione dei giudici francesi è incomprensibile. Ora speriamo in un appello della Procura di Roma».

I genitori di Niccolò Ciatti potrebbero presto organizzare un sit-in davanti al Consolato spagnolo di Firenze, mentre il tratto di strada tra Firenze e Scandicci continua a essere puntellato di lenzuoli con la scritta «Non dimenticatemi».

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