
Prima l'ha uccisa, poi si è tolto la vita in un lago. Un altro femminicidio, questa volta in provincia di Torino, seguito dal gesto estremo del marito assassino.
Il cadavere della donna è stato trovato in un appartamento in una palazzina signorile a pochi passi dal centro storico di Rivalta, un paese dell'area metropolitana a circa una quindicina di chilometri di distanza dal capoluogo e con poco più di ventimila abitanti. Un omicidio avvenuto al culmine di un litigio nella mattinata di ieri nell'appartamento di famiglia di una coppia di cinquantenni, al secondo piano del civico 23 di via XXIV Aprile. Lei si chiamava Assunta Carbone, ma tutti la chiamavano Susy, aveva 54 anni, lavorava come ambulante per una ditta di prodotti alimentari di Orbassano e aveva un figlio maggiorenne frutto di una precedente relazione. Lui Alessandro Raneri, un anno più grande della moglie, era un elettricista per una ditta di allarmi di Torino e aveva una figlia minorenne. Sembra che da qualche tempo fosse in cura per una forma di depressione.
Dopo il ripescaggio del corpo dell'uomo nel lago Grande di Avigliana, a pochi chilometri di distanza, gli investigatori hanno avviato gli accertamenti che hanno portato alla scoperta del cadavere della moglie. Quando sono andati ad avvertire la donna della tragedia del marito si sono accorti che non rispondeva. Dopo qualche ora, quando sono riusciti ad entrare in casa, si sono trovati di fronte alla scena di un crimine. I carabinieri di Orbassano, insieme a quelli di Moncalieri e del Comando provinciale, ipotizzano un omicidio-suicidio.
Sul luogo del delitto è giunta la pm Elisa Pazè della Procura della Repubblica di Torino per un primo sopralluogo e per coordinare le indagini. L'appartamento è stato posto sotto sequestro e gli investigatori hanno ascoltato vicini e testimoni per ricostruire i fatti e cercare di risalire al movente.
La donna è stata trovata a terra in un lago di sangue, colpita probabilmente con un corpo contundente che non è stato ancora trovato. Dopo il delitto il 55enne è fuggito a bordo della sua auto e si è diretto nel vicino lago di Avigliana, dove ieri mattina alcuni testimoni avevano dato l'allarme dopo aver visto una persona gettarsi in acqua nella zona dei pontili e non riemergere.
Quando Raneri è stato riportato a galla dai vigili del fuoco, per lui non c'era più nulla da fare.I soccorritori non hanno dubbi che si sia trattato di un gesto volontario. L'uomo potrebbe aver portato l'arma con sé, che adesso dovrà essere cercata in fondo al lago.