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Open, Renzi presenta nuova denuncia contro il pm

Il leader di Italia Viva ha presentato una nuova denuncia contro il pm di Firenze Luca Turco "per non aver ottemperato alle decisioni della Corte di Cassazione" in relazione all'inchiesta Open

Open, Renzi presenta nuova denuncia contro il pm

Matteo Renzi ha presentato una nuova denuncia contro il pm di Firenze Luca Turco "per non aver ottemperato alle decisioni della Corte di Cassazione". Ad annunciarlo è proprio il leader di Italia Viva nella sua e-news del lunedì.

"Io non faccio polemica, io faccio ricorsi. Perché chi ha ragione non si arrabbia; chi ha ragione sa che il tempo è galantuomo", aggiunge Renzi che, nella sua intervista rilasciata oggi al Corriere della Sera parla ancora della denuncia presentata nei confronti dei pm di Firenze. "Non faccio guerre. Ma se qualcuno indaga su di me senza rispettare la legge e la Costituzione vado fino in fondo", dice il senatore di Scandicci che questa estate è impegnato a pubblicizzare il suo ultimo libro, Il mostro, in cui parla delle vicende giudiziarie che hanno colpito lui e la sua famiglia. Nel corso dell'intervista, poi, Renzi ribadisce il suo sostegno al premier Mario Draghi, invitandolo a imitare l'esempio di Carlo Azeglio Ciampi che mise tutti insieme "partiti, associazionismo, sindacati, categorie e imprese".

Il leader di Italia Viva critica fortemente Giuseppe Conte e, inserendosi sulla polemica della presunta richiesta che Draghi avrebbe fatto a Beppe Grillo di estrometterlo da capo politico del Movimento, dice: "Se lo ha fatto, ha sbagliato. Anche perché non deve perdere tempo: per far fuori Conte basta lasciarlo lavorare". L'avvocato di Volturara Apulla, secondo Renzi, ha due possibilità: uscire subito dal governo e finire a fare il leader di protesta come Di Battista oppure restare al governo e vedere "i sondaggi crollare mese dopo mese, col paradosso che chi di sondaggi si è alimentato nella propria narrazione finirà col restarne schiacciato".

Quanto al M5S, secondo Renzi, è ormai chiaro che si tratta di un partito finito: "Il grillismo è nato contro la casta e muore perché i suoi dirigenti litigano sul terzo mandato". La verità, secondo Renzi, è che la questione della armi da inviare a Kiev sia solo un pretesto per i grillini dato che a loro della gepolitica importa ben poco."Vedere questi ex idealisti tenere un Paese fermo per le loro ansie personali è indecente", dice rivolgendo un pensiero anche a Draghi che, durante la visita al Prado nel summit Nato, è stato immortalato in una foto mentre si trovava al telefono per parlare con Conte. Renzi bolla come "fantapolitica" un accordo con il sindaco di Milano, Beppe Sala, e il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. Il primo "sta nel centrosinistra", mentre il secondo "è quanto più lontano ci sia da me, sotto tanti punti di vista". Di Calenda, invece, dice:"Non è cattivo, Carlo: quando è tranquillo è un piacere parlarci. Quando invece si lancia in previsioni alla divino Otelma non ne azzecca una".

Il leader di Italia Viva punta, dunque, al 5% per essere decisivo anche nella prossima legislatura e, dunque, non intende smettere di fare politica. "È vero: sto antipatico all'80% degli italiani. Ma c'è anche un 20% di italiani che mi stima e mi vuole bene.

Se riusciamo a prendere una piccola parte di questo 20% - chiosa Renzi - saremo decisivi da qui al 2028".

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