Coronavirus

Ora Berlusconi avverte Conte: "Non dobbiamo dire no al Mes"

Il Cavaliere: "Adesso aiutiamo il premier, poi un nuovo governo". Ma avvisa: "Niente patrimoniale, ma liquidità"

Ora Berlusconi avverte Conte: "Non dobbiamo dire no al Mes"

"Non sta a me giudicare gli altri. Noi sin dal primo giorno abbiamo detto che in una situazione di assoluta emergenza una opposizione responsabile non fa ostruzionismo ma anzi si stringe attorno alle istituzioni ed è quello che stiamo facendo, siamo critici nei confronti del governo, vediamo tanti errori e lo diciamo, ma non è questo il momento della polemica politica: è il momento di rimboccarci le maniche e lavorare tutti insieme". Lo ha affermato Silvio Berlusconi a Di Martedì su La7 escludendo ancora una volta un governo di unità nazionale.

Intervistato da Giovanni Floris, il leader di Forza Italia è intervenuto sui temi caldi del momento come quello del Mes che ha acceso le polemiche negli ultimi giorni. "Per il futuro ci vorrà davvero un governo rappresentativo degli italiani. Ma adesso ci interessa di più aiutare Conte a non commettere gli errori che sta facendo, per esempio, sul Mes", ha commentato Berlusconi. Secondo il presidente di FI, "l'errore sul Mes sarebbe quello, clamoroso, di dire all'Europa 'faremo da soli' e rinunciare ai 36-37 miliardi senza condizioni per finanziare il nostro sistema sanitario. Peraltro a un tasso di interesse inferiore a quelli di mercato, con cui potremmo costruire nuovi ospedali, sistemare quelli esistenti, realizzare dipartimenti sanitari nelle carceri, investire di più nella ricerca, aumentare i posti nelle facoltà di medicina e assumere più medici e personale sanitario migliorando anche le loro condizioni salariali". Poi l'avvertimento a Conte: "Non dobbiamo assolutamente dire di no al Mes". "L’Italia non ritiene il Mes adeguato a quest’emergenza", aveva affermato il premier Giuseppe Conte pochi giorni fa in conferenza stampa. "La nostra principale battaglia è quella di un fondo finanziato con gli Eurobond". Ma per Berlusconi la strada da prendere è un'altra: "Non dobbiamo dire di no al Mes".

Il presidente di FI è poi tornato all'attacco ribadendo che in un momento come questo "c'è bisogno di immettere liquidità nel sistema economico, non certamente di levarne attraverso nuove tasse e Mario Draghi qualche settimana fa lo ha detto chiaramente. Siamo in guerra e nessun Paese mai, in guerra, ha coperto le spese sanitarie con nuove tasse". Poi ha aggiunto: "Perfino un economista come Keynes, che dovrebbe piacere alla sinistra, insegnava che non si aumentano mai le tasse durante una recessione. Pensare a una patrimoniale o a un contributo fiscale straordinario come fa il Pd è il contrario di quello che si dovrebbe fare".

Infine, Berlusconi è intervenuto anche sulla gestione dell'emergenza sanitaria in Lombardia. "Sulla regione - ha dichiarato -si è scatenata una tempesta perfetta, una cosa davvero assurda. Secondo me, la Regione ha dimostrato una buona capacità di risposta. Ovviamente - ha aggiunto -, nell'emergenza qualcosa non avrà funzionato nel modo migliore, ma vorrei vedere quale Regione avrebbe retto meglio all'esorbitante numero di ammalati che si sono dovuti ospedalizzare.

Il fatto di aver evitato il collasso delle strutture sanitarie mi sembra già un grande successo".

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