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Ora la Boldrini fa i video muti: "Sciogliere i partiti neo fascisti"

Il nuovo spot della Boldrini: "Sciogliere le organizzazioni fasciste!". Ma tutte le violenze vengono dagli antifascisti

Ora la Boldrini fa i video muti: "Sciogliere i partiti neo fascisti"

La crociata di Laura Boldrini contro le formazioni neo fasciste continua. L'ultima trovata è uno spot muto e in bianco e nero (guarda qui). Il presidente della Camera, ora candidata con Liberi e Uguali di Pietro Grasso, mostra una sfilza di cartelli in cui ha scritto, frase dopo frase, che il fascismo non è morto, che l'Italia è in pericolo e che qualsiasi formazione di ispirazione fascista deve essere sciolta immediatamente. La solita solfa, insomma. Solo che per farlo si è messa a imitare un vecchio film natalizio, Love Actually. Il risultato, ovviamente, non è lo stesso.

"Fascismo e antifascismo non sono categorie superate", scrive la Boldrini sui fogli che fa scorrere uno dopo l'altro facendoli cadere a terra dopo averli insistentemente mostrati ai propri sostenitori. Nel video, che dura poco meno di un minuto, cita la costituzione XII disposizione transitoria: "È vietata la riorganizzazione sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista". Quindi emette la sua sentenza: "Sciogliere le organizzazioni fasciste!". Niente di nuovo. Domenica scorsa, partecipando ad una iniziativa dedicata alla Resistenza, aveva già tuonato contro l'ultra destra nostrana. "Oggi dobbiamo stare attenti perché nel nostro Paese si sono moltiplicate le azioni provocatorie e violente da parte dei gruppi neofascisti, nei territori come sulla rete. Non possiamo più far finta di niente". Poi l'affondo finale: "Proprio per questo oggi, da qui, ho voluto dire a chiare lettere: i gruppi che si ispirano al fascismo vanno sciolti! Non c'è spazio per loro in democrazia".

Mentre la Boldrini tuona contro i "fascisti violenti", monta l'odio della sinistra antagonista. L'ultimo episodio è stato il brutale pestaggio di Massimiliano Ursino, il segretario provinciale di Forza Nuova legato e picchiato per strada da un gruppo di no global. Un episodio di violenza che segue, solo di pochi giorni, il vile attacco degli antifascisti al carabiniere caduto a terra da parte.

Anche nella relazione, che viene pubblicata annualmente, gli 007 italiani hanno spiegato che le sigle dell'universo anarco-insurrezionalista si stanno preparando a "una nuova fase di attivismo pericoloso".

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