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Ora Draghi mette in cantina i dpcm: si torna ai decreti legge

Mario Draghi sembra deciso a rompere la linea di continuità con Giuseppe Conte, accantonando i dpcm tanto cari al suo predecessore

Ora Draghi mette in cantina i dpcm: si torna ai decreti legge

Il silenzio di Mario Draghi inizia a essere assordante. Dopo anni di comunicati social, di veline e di indiscrezioni più o meno reali fatte trapelare direttamente dai protagonisti di Palazzo Chigi, l'atteggiamento del nuovo presidente del Consiglio e del suo entourage sono forse il punto di discontinuità più forte. Marco Antonellis su Tpi.it rivela qual è la strategia che il premier porterà avanti nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, preferendo gli incontri one to one con i singoli leader dei partiti piuttosto che quelli collegiali. Nessuna cabina di regia, quindi, nessuna riunione con i capi delegazione per programmare le mosse del governo, di qualunque tipo queste siano.

Una strategia che richiederà un impegno maggiore per Mario Draghi, vista anche l'ampia composizione della maggioranza di questo governo che vede fuori solamente Giorgia Meloni. Una strategia che il presidente del Consiglio ha già messo in pratica, tanto che nelle ultime ore ha già convocato Matteo Salvini per un incontro in attesa di sentire anche gli altri leader di maggioranza. Questa non è però l'unica novità che Mario Draghi è intenzionato a portare nel tessuto amministrativo del Paese, anche in un momento di emergenza sanitaria. Marco Antonellis, infatti, ha rivelato che il presidente del Consiglio sarebbe pronto a mettere in cantina i dpcm tanto cari a Giuseppe Conte. Mario Draghi pare intenzionato a seguire la strada dei decreti legge, che passano dall'approvazione del parlamento. Sergio Mattarella sarebbe d'accordo con la scelta del presidente del Consiglio, che anche in questo cerca di strappare con il governo precedente. Proprio per l'utilizzo eccessivo prolungato ed eccessivo dei dpcm, Giuseppe Conte è stato da più parti accusato di voler accentrare a sé il potere. Il rischio di pieni poteri al presidente del Consiglio e del depotenziamento del parlamento non sembra all'orizzonte per la gestione Draghi.

In queste ore i lavori a Palazzo Chigi procedono spediti per completare la squadra di governo, alla quale mancano i sottosegretari. Marco Antonellis nel suo articolo sostiene che già stasera Roberto Garofoli, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, è pronto a chiudere la partita. Il protocollo prevede un passaggio di cortesia al Quirinale per presentare a Sergio Mattarella l'elenco scelto per i ministeri e poi la convocazione del Consiglio dei ministri per confermare le nomine.

Se la partita non si chiude stasera, è comunque previsto che si concluderà entro le prossime 24 o 48 ore, per avere al più presto una squadra di governo pienamente operativa in ogni suo organo.

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