Coronavirus

Ora i nemici elogiano la responsabilità del Cavaliere

Ora i nemici elogiano la responsabilità del Cavaliere

Milano Effetto Covid: ora anche gli acerrimi nemici del Cavaliere lo elogiano. L'ultimo, in termini di tempo, è stato Davide Faraone, una vita nei ds palermitani, poi piddino di ferro, e ora capo dei senatori renziani di Italia Viva. E dire che Faraone Berlusconi non l'ha mai amato. Anche perché la sua ex moglie, Rosi Pennino, pasionaria di sinistra del quartiere zen, nel 2018 ha voltato le spalle alla sinistra per abbracciare proprio Fi. Duplice affronto. Eppure il renziano ieri in Senato è stato tutto un miele: «Ho apprezzato tanto Berlusconi che ha dimostrato di essere una forza politica intrisa di europeismo», ha scandito bene. Forse una carezza funzionale al desiderio di spaccare il centrodestra e dare dei cialtroni ai sovranisti Meloni-Salvini che hanno stroncato il governo su Mes ed Europa.

Ma prima di Faraone aveva fatto rumore l'elogio al Cavaliere di un altro personaggio che sull'antiberlusconismo militante ha costruito la propria carriera. Rispondendo alla solita domanda faziosa di Lilli Gruber su «Come mai Berlusconi adesso appoggia il governo Conte?», Marco Travaglio ha dovuto smentire: «Non è che Berlusconi sostiene Conte, infatti ha votato sempre contro ai suoi decreti...». Ma poi ecco le parole che, dette da lui, sembrano la bestemmia di un cardinale: «Berlusconi l'ho criticato per tante ragioni, i suoi processi, i reati, le sue politiche... Ma non ho mai trovato che sia un cafone o un maleducato. Ecco, sta facendo un'opposizione educata. Ha un atteggiamento pacato. Se deve criticare critica ma senza dare al premier del criminale e del delinquente. Berlusconi lo sa benissimo che questi toni stonano». Che poi, in fondo, sono i toni stonati che Travaglio ha sempre usato parlando del leader forzista. Come mai questa inversione a «U»? Per opportunismo, ovvio. Da quando il Fatto Quotidiano è diventato l'house organ di Rocco Casalino e la trombetta dell'avvocato del popolo, ovvio che il suo direttore faccia l'avvocato dell'(ex) diavolo.

La verità è che il premier traballa come i denti dei vecchi: un giorno a sbottare sono i renziani, un altro i 5 Stelle che continuano a perdere pezzi. Meglio lisciare il pelo a chi oggi è all'opposizione ma domani chissà. E infatti lo stesso Conte ha più volte incensato il Cavaliere: «Ho apprezzato l'atteggiamento costruttivo e responsabile di Forza Italia, tanto nell'emergenza coronavirus quanto nei rapporti con l'Europa».

Un salamelecco ripetuto in più occasioni che suona tanto come una disperata richiesta di aiuto.

Commenti