Economia

"Ora servono nuove rottamazioni delle cartelle"

La presidente dei commercialisti di Milano: "Nel Paese evidente mancanza di liquidità"

"Ora servono nuove rottamazioni delle cartelle"

Marcella Caradonna, presidente dell'Ordine dei Dottori Commercialisti di Milano, da oggi termina la moratoria sulle cartelle fiscali. Prevede disagi?

«Come commercialisti siamo in contatto con famiglie e imprese e conosciamo i loro problemi economici, non solo fiscali. È evidente che nel Paese ci sia una carenza di liquidità diffusa e anche che le cartelle riguardano soprattutto i privati. Questo non potrà che destabilizzare molti, anche perché siamo ancora in emergenza sanitaria e tanti non sanno se riusciranno a mantenere un posto di lavoro. Ogni situazione fa storia a sé, ma io credo che anche a livello psicologico ci saranno ripercussioni».

Cosa deve fare un contribuente che riceverà cartelle arretrate?

«Intanto non farsi prendere dal panico, fare un quadro della propria situazione e, in relazione a questo, valutare le possibili soluzioni con l'aiuto di un commercialista. Penso ad esempio alle rateizzazioni, ma ci sono tante possibilità di dialogo con l'Agenzia delle entrate e molte non sono note ai contribuenti. Per questo serve un bravo professionista».

Cosa avrebbe dovuto fare il governo?

«Mi rendo conto che non è facile, ma sarebbe opportuno un nuovo rinvio oppure ripensare anche a nuove rottamazioni o forme di agevolazione per le famiglie e le imprese».

Si torna a parlare di riforma fiscale...

«Una riduzione drastica della pressione fiscale, perché è veramente eccessiva nell'attuale contesto economico, come ha dimostrato la recente indagine del Consiglio e dell'associazione nazionale».

Possibile?

«Prima vivere e poi filosofare, quindi mentre si lavora su una riforma che richiede, comunque, tempi lunghi è importante aiutare concretamente famiglie e imprese per garantire la tenuta del tessuto sociale. Mi lasci però dire, in questa occasione, che sono fiera di come la mia categoria e anche l'Ordine sono stati vicini alle imprese e alle famiglie in tutto questo periodo di grande difficoltà. Spesso si sottovaluta il nostro ruolo sociale. Come Ordine abbiamo, ad esempio, un organismo dedicato all'applicazione della legge sul sovraindebitamento.

Grazie ad esso cerchiamo di aiutare le persone in difficoltà».

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