Orgoglio Forza Italia. La carica dei 1.500 all'evento di Milano voluto dal Cavaliere

Al via la kermesse di due giorni agli East end studios di Linate: il partito rivendica la propria identità in vista delle prossime elezioni. Sfilano tutti i ministri azzurri

Orgoglio Forza Italia. La carica dei 1.500 all'evento di Milano voluto dal Cavaliere

Una prova di unità, con i suoi ministri, i suoi parlamentari e i suoi rappresentanti sul territorio schierati sul palco e chiamati a confrontarsi tra loro. Ma anche la volontà e il desiderio di dimostrare che Forza Italia è pienamente in campo e far capire che dove c'è Forza Italia c'è Berlusconi, anche in un momento di difficoltà del fondatore.

Il partito azzurro si ritrova oggi a Milano - dopo gli appuntamenti di Roma e Napoli - per una due giorni di convegni, dibattiti, discorsi e strategie, in un format diverso dal solito. Niente sale d'albergo, ma luci e riflettori, una scenografia all'americana attraverso cui restituire l'idea di un partito capace di guardare al futuro e mettere in campo ricette all'altezza dei tempi, contando sul patrimonio di competenza costruito in quasi trent'anni di attività politica e di governo. La partecipazione annunciata è quella delle grandi occasioni con millecinquecento presenti, la maggior parte proveniente dalla Lombardia, ma anche con un nutrito contributo da altre regioni, ad esempio dalla Toscana. Il tutto negli East end studios vicino a Linate, ex zona industriale in stile newyorchese che in genere ospita sfilate, serata di gala, concerti e fiere.

«Sarà innanzitutto l'occasione per ribadire la nostra identità. L'evento di Milano è stato pensato e fortemente voluto da Berlusconi per rafforzare la nostra azione politica in vista dei prossimi appuntamenti elettorali e per riaffermare i nostri valori». Sono queste le parole con cui Antonio Tajani ha illustrato al Giornale la convention.

Il programma è ricco di appuntamenti, Si parte con i saluti introduttivi di Antonio Tajani, Alessandro Sorte e Cristina Rossello. La palla passa poi alle istituzioni europee con gli interventi di Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, e di Manfred Weber, presidente del Partito Popolare Europeo. A seguire una tavola rotonda sulla Pubblica Amministrazione con il ministro Paolo Zangrillo, Carlo Sangalli presidente di Confcommercio e Marco Granelli, presidente di Confartigianato. A metà pomeriggio si discute dell'impegno di Forza Italia contro la mafia con Rita Dalla Chiesa e Caterina Chinnici. Spazio poi a una riflessione sulla «forza dello sport come strumento di diplomazia nel mondo», un confronto moderato da Giuseppe Incocciati con i campioni del mondo Antonio Cabrini e Giuseppe Dossena («parleremo di sport, ma non ci candideremo»). La giornata si chiude con l'intervento di Antonio López-Isturiz-White, segretario dell'Internazionale Democratico di Centro e con il ministro dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini.

Sabato poi ci si concentra sul tema delle «riforme necessarie» con Maria Elisabetta Alberti Casellati e i presidenti di Regione di Forza Italia. Si prosegue con un focus sulla sostenibilità ambientale con il ministro Pichetto Fratin, Ettore Prandini, Massimiliano Giansanti, Giorgio Spaziani Testa ed Emanuele Orsini. Si chiude con «La Forza dell'Italia in politica estera», in cui Antonio Tajani si confronta con l'amministratore delegato dell'Eni Claudio Descalzi, figura chiave dei rapporti internazionali per il nostro Paese. Il gran finale è affidato ai capigruppo, ma sopratutto alla telefonata di Silvio Berlusconi, momento clou della due giorni politica di Forza Italia.

Sarà questa l'occasione in cui la platea si stringerà attorno al suo leader, per ribadire ancora una volta che, per dirla con Maria Tripodi, «Forza Italia è il presidente Silvio Berlusconi» e ringraziarlo «per la lezione di coraggio e determinazione che ha dato a tutti noi e non solo a noi».

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