Cronache

Il padre insegue e spara alla figlia: uccisa nel giorno del suo compleanno

L'uomo, che si è suicidato, era contrario alle nozze con l'ex socio

Il padre insegue e spara alla figlia: uccisa nel giorno del suo compleanno

Due corpi senza vita davanti al cancello. È la macabra sorpresa che ha sconvolto parenti e amici di Stellio Cerqueni, 88 anni, nato in Serbia ma residente a Monfalcone, in provincia di Gorizia e della figlia Dorjana. Erano stati invitati a festeggiare il compleanno della donna, che compiva sessant'anni e invece ne hanno trovato il cadavere e poco distante quello del padre. Divisi da pochi passi, proprio come nella vita erano divisi da vecchi dissapori.

L'anziano l'ha uccisa e poi si è suicidato. L'omicidio-suicidio è avvenuto a Sarmeola di Rubano, in provincia di Padova, dove Dorjana viveva con il marito. Ieri verso le 13 Stellio è arrivato in auto a casa della figlia, in via Palù ed è entrato, fingendo di volerla festeggiare. I due non si parlavano da anni. Lei è uscita dall'abitazione e hanno iniziato a parlare, poi si sono messi a gridare. Una vicina di casa ha sentito padre e figlia che litigavano. Poi alcuni colpi di arma da fuoco.

La donna, inseguita dal genitore, ha cercato probabilmente di fuggire ed era arrivata fino al cancello. Quando lui ha sparato, non ce l'ha fatta a salvarsi, perchè è stata raggiunta e centrata da due colpi. L'anziano ha quindi rivolto la pistola verso sé stesso e ha premuto il grilletto mirando al cuore. Anche una automobilista, che aveva da poco parcheggiato la macchina, ha notato i due corpi a terra.

Sul posto sono arrivati i carabinieri della stazione locale, insieme alla sezione operativa della Compagnia e del Nucleo investigativo del comando provinciale di Padova, ma per padre e figlia non c'era più nulla da fare. In casa c'era Paolo, il figlio del marito della vittima, un cinquantenne che non ha potuto far nulla per evitare la tragedia, mentre il fratello Michele, era in vacanza in Sardegna.

Alla base del delitto le scelte che Dorjana aveva fatto, mai accettate dal padre. L'uomo, infatti, anni prima gestiva un supermercato a Cividale del Friuli (Udine) assieme a un socio, Galdino Nicoletti, che aveva pressapoco la sua età. Quando questi rimase vedovo con tre figli, tra lui e Dorjana nacque una relazione che poi li portò al matrimonio e nacque un quarto figlio. Poco tempo dopo il supermercato venne chiuso e ci fu una lunga questione legale ed economica tra i due soci.

Abbandonata l'attività in Friuli, nonostante Stellio fosse contrario, la figlia e il genero si sono trasferiti a Rubano e hanno preso in gestione un mobilificio, in via Valli, che Doriana ha sempre seguito in prima persona, perché il marito aveva problemi di salute.

L'arma usata dal papà assassino è stata trovata a poca distanza dai due cadaveri e, dai primi riscontri è emerso che si tratta di una pistola che l'88enne deteneva regolarmente, ora sottoposta a sequestro.

I due corpi, invece, sono stati portati all'obitorio dell'ospedale civile di Padova, a disposizione dell'autorità giudiziaria.

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