Politica

"Vergognoso", "Rischi la galera". Insulti tra renziani e Casalino

Non si chiude lo scontro. Dopo l'audio sul "Conte Ter", Anzaldi attacca e il portavoce del premier risponde. Scoppia il caso

"Vergognoso", "Rischi la galera". Insulti tra renziani e Casalino

Adesso tra Casalino e i renziani volano insulti e minacce. Dopo l'ormai celebre audio in cui il portavoce del premier parla già di un "Conte Ter", ad agitare le acque dell'esecutivo ci pensano i social. A far scoppiare il caso è il renziano Michele Anzaldi che sulla sua pagina Facebook punta il dito in modo chiaro contro Casalino e scrive: "La campagna orchestrata dal portavoce di Palazzo Chigi calpesta non solo il Parlamento e i partiti della maggioranza, ma anche la presidenza della Repubblica. Una vergognosa mistificazione, degna del Papocchio di Roberto Benigni".

A questo punto arriva la risposta dura dello stesso Casalino che proprio su Facebook (salvo poi rimuovere tutto) commenta il post del renziano con un attacco piuttosto duro citando il codice penale: "Chiunque, fuori dei casi indicati nell’articolo precedente, comunicando con più persone, offende l’altrui reputazione, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a milletrentadue euro. Se l’offesa consiste nell’attribuzione di un fatto determinato, la pena è della reclusione fino a due anni, ovvero della multa fino a duemilasessantacinque euro. Se l’offesa è recata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità, ovvero in atto pubblico, la pena è della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore a cinquecentosedici euro. Se l’offesa è recata a un Corpo politico, amministrativo o giudiziario, o ad una sua rappresentanza, o ad una Autorità costituita in collegio, le pene sono aumentate".

Da qui si apre una vera e propria rivolta da parte dei renziani che accusano Casalino di aver agitato le manette minacciando Anzaldi. E così lo "stato maggiore" di Italia Viva ha subito messo nel mirino lo stesso Casalino chiedendo delle scuse. A farlo sono il ministro Teresa Bellanova e il vicepresidente della Camera, Ettore Rosato. In una nota i due renziani vanno all'attacco di Casalino: "È gravissimo che il portavoce del presidente del consiglio minacci un parlamentare della repubblica, cercando di zittire il sacrosanto diritto di critica". Poi rincarano la dose: "Se Casalino vuole evitare figuracce, non mandi in giro audio in cui svela le sue vere intenzioni, ma - sottolineano - sappiamo che il portavoce del premier non è nuovo a simili uscite. Dopo aver minacciato la chiusura de Il Foglio, ora vuole mettere a tacere un parlamentare. Ora chiediamo che chi rappresenta le istituzioni coinvolte reagisca. Il presidente del Consiglio Conte prenda immediatamente le distanze e il presidente della Camera Fico intervenga a tutela di un deputato della Repubblica". Insomma la tensione all'interno della maggioranza adesso è alle stelle. E gli scenari di crisi sono sempre più probabili..

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