Il Papa: «Differenze tra uomo e donna Il genere neutro è soltanto un'utopia»

Bergoglio invita a valorizzare l'alleanza tra i sessi: «La regia della società è nelle loro mani. Smettiamo di discriminare»

«L'alleanza dell'uomo e della donna è chiamata a prendere nelle sue mani la regia dell'intera società». Così il monito di Papa Francesco, ieri, durante l'udienza ai partecipanti alla XXIII Assemblea Generale dei Membri della Pontificia Accademia per la Vita. «Questo è un invito alla responsabilità per il mondo, nella cultura e nella politica, nel lavoro e nell'economia; e anche nella Chiesa. Non si tratta semplicemente di pari opportunità o di riconoscimento reciproco. Si tratta soprattutto di intesa degli uomini e delle donne sul senso della vita e sul cammino dei popoli. L'uomo e la donna non sono chiamati soltanto a parlarsi d'amore, ma a parlarsi, con amore, di ciò che devono fare perché la convivenza umana si realizzi nella luce dell'amore di Dio per ogni creatura. Parlarsi e allearsi, perché nessuno dei due - né l'uomo da solo, né la donna da sola - è in grado di assumersi questa responsabilità - continua Bergoglio - Insieme sono stati creati, nella loro differenza benedetta; insieme hanno peccato, per la loro presunzione di sostituirsi a Dio; insieme, con la grazia di Cristo, ritornano al cospetto di Dio, per onorare la cura del mondo e della storia che Egli ha loro affidato. In tale prospettiva, si tratta anzitutto di riconoscere onestamente i ritardi e le mancanze. Le forme di subordinazione che hanno tristemente segnato la storia delle donne vanno definitivamente abbandonate. Un nuovo inizio dev'essere scritto nell'ethos dei popoli, e questo può farlo una rinnovata cultura dell'identità e della differenza. L'ipotesi recentemente avanzata di riaprire la strada per la dignità della persona neutralizzando radicalmente la differenza sessuale e, quindi, l'intesa dell'uomo e della donna, non è giusta. Invece di contrastare le interpretazioni negative della differenza sessuale, che mortificano la sua irriducibile valenza per la dignità umana, si vuole cancellare di fatto tale differenza, proponendo tecniche e pratiche che la rendano irrilevante per lo sviluppo della persona e per le relazioni umane. Ma l'utopia del neutro rimuove ad un tempo sia la dignità umana della costituzione sessualmente differente, sia la qualità personale della trasmissione generativa della vita.

La manipolazione biologica e psichica della differenza sessuale, che la tecnologia biomedica lascia intravvedere come completamente disponibile alla scelta della libertà - mentre non lo è! -, rischia così di smantellare la fonte di energia che alimenta l'alleanza dell'uomo e della donna e la rende creativa e feconda».

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