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"Quello che si fa coi migranti è criminale. Soffrono tanto"

Per la prima volta nella storia recente, il Papa è stato ospite in diretta di una trasmissione televisiva

Il Papa da Fazio: "Quello che si fa coi migranti è criminale. Soffrono tanto"

Papa Francesco è intervenuto durante la puntata di Che tempo che fa, la trasmissione condotta da Fabio Fazio che va in onda su Rai 3. Jorge Mario Bergoglio, collegatosi da Santa Marta, ha esordito, dopo aver ringraziato, rispondendo ad una domanda sul suo ruolo di Papa.

"La domanda è un po' forzata - ha premesso il vescovo di Roma - . Se lei va e vede tanta gente che sopporta cose brutte, cose quotidiane... . Tanta gente, per essere attuali, che nella propria debolezza sopportano difficoltà familiari e difficoltà economiche. Credo - ha detto - che non sarei onesto se dicessi che sopporto tanto". E ancora: "Io sono uno che sopporta come la gente sopporta. E poi non sono solo: c'è tanta gente che mi aiuta, tutta la Chiesa. Non sono un campione di peso che sopporta le cose".

Guerre, migranti ed ecologia

Il secondo quesito posto è stato sul dramma dei migranti: "C'è un problema di categorizzazione. Il segnale è della cultura dell'indifferenza. Al primo posto, mi spiace dirlo, bisogna porre le guerre. Quanto tempo è che nello Yemen c'è guerra? E da quanto tempo si parla dei bambini dello Yemen? Più di sette anni sicuro. Nell'immaginario universale, quello che conta è la guerra, la vendita delle armi. Pensa che in un anno, senza produrre anni, si potrebbe educare il mondo in maniera gratuita. Le guerre producono bambini che muoiono nel freddo. Ma gli effetti sono la seconda categoria: la prima è la guerra. Guerra ideologica, guerra di potere, guerra commerciale...".

"La guerra è un controsenso della creazione", ha sentenziato papa Francesco, rispetto a quello che ritiene essere, purtroppo, il primo interesse dell'umanità. L'ex arcivescovo di Buenos Aires, ponendo più di un accento sulla sofferenza provata dai migranti, ha detto che "quello che si fa" con questi ultimi è "criminale". Il vescovo di Roma ha anche rimarcato la necessità, da parte delle nazioni, di stabilire limiti all'accoglienza sulla base delle proprie possibilità d'accoglienza.

Ma bisognerebbe - ha aggiunto - che ci si metta d'accordo attraverso le istituzioni sovranazionali. "I migranti vanno accolti - ha continuato - . Un migrante integrato aiuta quel Paese. Il fatto che il Mediterraneo sia il più grande cimitero della storia ci deve far pensare", ha affermato il primo pontefice sudamericano della storia. Dopo un passaggio sulla necessità di tenere sempre in considerazione il senso del "tatto", che per il Papa è più importante, pure in relazione al dare l'elemosina, Francesco si è soffermato su un altro dei suoi cardini pastorali: ossia la cosiddetta "ecologia integrale". "Perché il fiume non scorre più - ha detto, citando una canzone di Roberto Carlos - . La verità è che il fiume non c'è più". Perché lo "abbiamo" distrutto "noi". "Buttare la plastica in mare è criminale. Prendersi cura del creato è un'educazione che noi dobbiamo fare".

Bergoglio "contro" il chiacchiericcio

Rispetto alla situazione sociale, Francesco è intervenuto sul tema dei "suicidi giovanili", rimarcando come questi ultimi siano aumentati di numero. "C'è un'aggressività che scoppia che è un problema sociale. Non è il problema di una persona malata: questa nostra aggressività va educata. Non è in sé una cosa negativa: esiste un'aggressività positiva. Ma ce n'è una distruttiva che inizia con una cosa molto piccola, con la lingua: con il chiacchiericcio. Il chiacchiericcio, nei quartieri piccoli e nelle famiglie, è in grado di distruggere". Per il Papa il "chiacchiericcio" è capace di "distruggere le identità". "Mi permetto - ha continuato Francesco - di consigliare di non assecondare il chiacchiericcio. Bisogna essere coraggiosi e dire le cose in faccia. Sembra un sermone morale ma è la realtà: è così che iniziano le guerre e le divisioni".

Il Papa e la musica

Francesco ha raccontato qualche dettaglio sull'episodio che lo ha visto protagonista qualche settimana fa: un'uscita dalla Santa Sede per un presunto acquisto di cd musicali. "Mi piacciono i classici ma anche il tango mi piace tanto", ha svelato Francesco. Ma Bergoglio ha rivelato di non essersi recato nel negozio di musica per l'acquisto di dischi, bensì per benedire i nuovi spazi che sono stati predisposti dai proprietari. "Sono miei amici da tanti anni", ha rivelato.

I mali della Chiesa

Bergoglio, denotando come la Chiesa debba essere "in pellegrinaggio", è passato dal tuonare "contro" il chiacchiericcio - un'argomentazione che viene spesso tirata in ballo durante le udienze - a specificare quali sino i mali odierni dell'Ecclesia. E Francesco, nella sua disamina, ha citato come sempre il clericalismo, che è poi l'effetto della rigidità. Francesco ha definito il "clericalismo" come una "perversione della Chiesa". Ma un altro tema sollevato dal pontefice argentino in relazione all'istituzione millenaria che presiede è quello della "mondanità spirituale", un atteggiamento che l'ex arcivescovo di Buenos Aires tende a correlare comunque al già citato "clericalismo". Poco dopo, Bergoglio ha sottolineato di aver scelto di abitare a Santa Marta anche per via della necessità di avere degli amici che lo aiutino nel momento della difficoltà. "I papi di prima erano Santi", ha esclamato.

Roberto Saviano su Bergoglio: "L'ultimo socialista"

Roberto Saviano, ospite a sua volta della puntata di questa sera, ha definito Jorge Mario Bergoglio come "l'ultimo socialista", mentre il conduttore lo aveva definito un "intellettuale di cuore". Secondo le anticipazioni, il pontefice argentino avrebbe dovuto affrontare le tematiche ritenute di stretta attualità, ossia soprattutto la pandemia, i vaccini e migranti ed immigrazione. E così è andato, per quanto il discorso del Santo Padre sia stato molto più amplio, forse, del previsto. Il tutto è stato introdotto da un video introduttivo che ha ripercorso questi quasi nove anni di pontificato del gesuita argentino. "Ascoltare il Santo Padre è un grande dono", ha premesso Fazio, sottolineando la disponibilità del Santo Padre nel voler "parlare a tutti". "Ogni sua parola è diretta, semplice ma allo stesso modo intensissima", ha continuato.

"Grazie con tutto il cuore per essere con noi", ha aggiunto.

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