Il Papa sul palco delle rock star. E la Diocesi spende 3 milioni

Più di un milione investito dagli sponsor, appello ai fedeli per raccogliere contributi. Ma la visita di Ratzinger costò di più

Il Papa sul palco delle rock star. E la Diocesi spende 3 milioni

Milano - È costato un milione e trecentomila euro ed è stato già definito dalla stampa «un palco da rockstar». Adesso cominciano a levarsi le voci di chi lo vede in contraddizione con «la Chiesa dei poveri per i poveri» che chiede Papa Francesco. Quel che è certo è che, anche se è costato meno rispetto al palco per la visita di Papa Benedetto nel 2012, si tratta di un capitolo importante della spesa per l'organizzazione della giornata milanese del Santo Padre, che visiterà la città il 25 marzo. La previsione totale dei costi a carico della Diocesi è di 3 milioni 235mila euro e sono stati coperti dagli sponsor un milione e 300mila euro. Per questo la Chiesa ambrosiana ha lanciato un appello a fedeli e semplici cittadini «a contribuire» per la visita del Papa.

Il palco è stato ideato dal fiorentino Claudio Santucci di Giò Forma, la stessa società che ha partecipato alla progettazione dell'Albero della Vita di Expo 2015, ed è stato realizzato dalla società «Safe event solutions». Gli architetti di Giò Forma hanno allestito palchi per Giorgia, Marco Mengoni e Tiziano Ferro, oltre che per i lavori di rifacimento del Parco giochi Luneur a Roma e per la festa di Radio Deejay al Palalottomatica.

Naturalmente c'è da considerare che l'area del Parco di Monza scelta per la Messa è ampia: quattrocentomila metri quadrati, indispensabili per accogliere cittadini e fedeli attesi per la celebrazione. Le prefetture di Monza e Milano hanno parlato di seicentomila persone che il 25 marzo si muoveranno per incontrare Francesco ma è possibile che siano anche di più. Il palco, lungo 80 metri e profondo 30, ospiterà - oltre a vescovi, cardinali e sacerdoti concelebranti - anche persone disabili e settanta preti anziani. Ci saranno maxischermo e potenti impianti di ripetizione del suono: per gli impianti audio sono stati stanziati 375mila euro e per gli impianti video 310mila euro.

È densa la giornata milanese del Papa. Francesco visiterà due famiglie della periferia est della città e il carcere di San Vittore. Ha chiesto di incontrare «tutti i detenuti, uno per uno» e dalla direzione del carcere si sono impegnati ad accontentare la sua richiesta. Vedrà in Duomo i religiosi e i sacerdoti, poi scenderà nella cripta dove sono custodite le spoglie di san Carlo Borromeo per un momento di preghiera davanti all'Eucaristia. Alle 11 reciterà l'Angelus da piazza Duomo. Poi, la Messa a Monza. In seguito andrà a San Siro, dove incontrerà i ragazzi che faranno o hanno fatto la Cresima.

Riguarda i bambini il regalo che Milano vuole fare al Papa: sono tredicimila i piccoli che hanno bisogno di aiuto per non soffrire la fame. Le stime sono della Caritas e da questo dramma della povertà, che ferisce anche una città benestante come Milano, e non solo le favelas sudamericane, è nato il dono pensato per l'arrivo di Francesco: raccogliere 12 milioni di euro per tentare di cancellare questo scandalo.

«Anche con il programma della visita, il Papa non si stanca di ribadire che il Vangelo supera ogni esclusione e ci ricorda di concentrarci come Chiesa sull'essenziale: Gesù Cristo come misericordia del Padre» le parole dell'arcivescovo, Angelo Scola, alla presentazione della visita in Arcivescovado.

Scola ha molto insistito sull'importanza della giornata: «Il Papa a Milano chiude la serie di incontri con grandi personalità della Chiesa, che ha visto venire a trovarci i cardinali Schoenborn da Vienna, Tagle da Manila, O' Malley da Boston, Onaiyekan da Abuja in Nigeria».

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