Un attacco all'intero Paese, dice il presidente della Repubblica Emmanuel Macron. L'ennesimo grave episodio, avvenuto ieri in un sobborgo di Parigi, ai danni di un bambino ebreo di 8 anni, preoccupa non solo la comunità ebraica ma l'intero Paese. Il piccolo, che indossava la kippah, è stato picchiato da due giovani di circa 15 anni a Sarcelles, sobborgo alle porte della capitale. «Lo hanno fatto cadere a terra e solo allora hanno iniziato a picchiarlo», ha riferito la polizia.
Un episodio che, secondo il procuratore della Repubblica di Pontoise, ha una inequivocabile matrice antisemita. Gli aggressori, ha aggiunto l'ufficio del pubblico ministero, non hanno detto nulla durante il pestaggio né hanno rapinato la giovanissima vittima che indossava anche una cintura tradizionale ebraica. Sempre a Sarcelles il 10 gennaio scorso una bambina ebrea che stava andando a scuola venne colpita in faccia da un uomo con il volto celato dal cappuccio di un felpa. A Sarcelles, a nord di Parigi, vive una grande comunità ebraica.
«Ogni volta che viene aggredito un cittadino francese per via della sua età, appartenenza o per la sua confessione, è come se venisse aggredita l'intera Repubblica», ha scritto il capo dell'Eliseo sul suo profilo Twitter, aggiungendo che «è tutta la Repubblica che si schiera accanto ai francesi di confessione ebraica per combattere con loro e
per loro contro questi atti ignobili».Gli episodi di antisemitismo si sono moltiplicati di recente in Francia, il Paese europeo più colpito dalla furia islamista, al punto che molti ebrei hanno deciso di lasciare il Paese.
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