La partita parallela a Camera e Senato fra tante riconferme dei capigruppo uscenti. Tutti i nomi in gioco a destra e a sinistra

Le nomine si incrociano con le trattative per ministri e sottosegretari. La Lega sceglie la continuità con Molinari e Romeo, Fdi mantiene Ciriani e Lollobrigida Avvicendamenti in vista per Forza Italia

La partita parallela a Camera e Senato fra tante riconferme dei capigruppo uscenti. Tutti i nomi in gioco a destra e a sinistra

C'è una partita parallela a quella della formazione del governo che si sta sviluppando e definendo in queste ore e si va a intrecciare con quella dell'esecutivo.

Dopo l'elezione dei presidenti di Camera e Senato, oggi i gruppi parlamentari di deputati e senatori eleggeranno i loro rispettivi presidenti, mentre domani le due Aule (la Camera alle 14, il Senato alle 15) voteranno a scrutinio segreto per i rispettivi uffici di presidenza (quattro vicepresidenti, tre questori ed otto segretari d'Aula per ciascun ramo). Quindici alla Camera e quindici al Senato dunque: questi parlamentari, insieme con i rispettivi presidenti, reggono le sorti di Palazzo di Montecitorio e di Palazzo Madama e fanno girare la macchina, dettando i tempi e orientando anche i lavori parlamentari di concerto con la conferenza dei capigruppo.

I nomi che circolano sono molti. Per quanto riguarda le vicepresidenze, alla Camera il Pd vedrebbe in corsa Alessandro Zan, noto soprattutto per il ddl sul contrasto all'omofobia che porta il suo nome, e Nicola Zingaretti. Per il Movimento Cinquestelle in pole position sembrano esserci Chiara Appendino oppure Sergio Costa, considerato vicino all'ex presidente Roberto Fico.

Per Forza Italia circola il nome di Giorgio Mulè. Per Fratelli d'Italia in pista ci sono Edmondo Cirielli o Tommaso Foti, entrambi hanno avuto anche in aula lunghi colloqui con Giorgia Meloni. Cirielli potrebbe però continuare a svolgere l'incarico di questore. Al Senato, Forza Italia ha in campo Maurizio Gasparri per la vicepresidenza, mentre il nome di Licia Ronzulli viene accostato al rulo di capogruppo. Il «governo» delle squadre parlamentari è anch'esso in via di definizione.

Nel Pd si pensa a confermare Deborah Serracchiani e Simona Malpezzi fino al congresso. Le alternative sono quelle di Anna Ascani e Valeria Valente. Conferme in vista nel M5S, con Francesco Silvestri e Maria Domenica Castellone. Fratelli d'Italia dovrebbe riproporre gli uscenti con Francesco Lollobrigida alla Camera e Luca Ciriani al Senato. Il primo è anche uno dei possibili candidati per la Regione Lazio insieme a Chiara Colosimo e Paolo Trancassini. Ciriani e Lollobrigida dovranno coordinare rispettivamente 66 senatori e 119 deputati. Alla Camera peraltro Noi Moderati, con i suoi 8 deputati, chiederà la deroga per formare un gruppo, cavalcando l'argomento della riduzione dei parlamentari e la necessità di rivedere i regolamenti.

Per Forza Italia - i deputati sono convocati alle 15 per comunicazioni - si valutano anche un'altra ipotesi: la proroga dei capigruppo uscenti, quindi Paolo Barelli e Annamaria Bernini fino alla chiusura delle trattative. Nel Terzo Polo non dovrebbero esserci sorprese con la renziana Raffaella Paita al Senato e Matteo Richetti (Azione) alla Camera.

Sceglie la continuità anche la Lega con Riccardo Molinari alla Camera e Massimiliano Romeo al Senato. Il deputato originario di Alessandria resta dunque alla guida degli eletti a Montecitorio, dopo essere stato in corsa per la presidenza, poi ceduta a Lorenzo Fontana.

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