Pasqua vegana, cucina Leemann

La Brambilla presenta le video-lezioni dello chef: «Sapori senza mattanza»

Pasqua vegana, cucina Leemann

«Alta cucina naturale». Già, proprio così: a Pasqua si può mangiare benissimo anche senza carne. E alla vigilia delle festività, l'onorevole Michela Vittoria Brambilla, che è anche presidente della Lega italiana per la difesa degli animali e dell'ambiente, ha presentato a Milano video-lezioni offerte dallo chef stellato Pietro Leemann; si tratta di ricette cruelty free, piatti vegani «facili e saporiti» (disponibili su www.leidaa.info o sul canale YouTube Leidaa ). Messaggio chiaro a difesa degli animali. La Brambilla, a proposito, ricorda che «gli animali non sono ingredienti ma esseri senzienti che come noi condividono il diritto alla vita». Stop alla mattanza degli agnelli.

La parlamentare, riguardo al periodo delle festività e a quel che si mette in tavola, parla di una vera «strage degli innocenti». E racconta: «Quando Leonardo da Vinci scriveva “verrà un giorno in cui l'uccisione di un animale sarà considerata come l'uccisione di un uomo” – ricorda l'ex ministro - non poteva certo immaginare che cinque secoli dopo l'industria alimentare avrebbe letteralmente macinato miliardi di vite per produrre cibo». Negando, conclude, a queste povere creature il rispetto di ogni diritto. A Pasqua, festa della Resurrezione - aggiunge - il tutto assume una dimensione ancora più crudele: quella, appunto, «della strage di piccoli fatti nascere solo per essere allontanati dalle madri e poi – magari dopo interminabili viaggi sulle strade - per essere uccisi e finire nel piatto». E i numeri sono da capogiro. Anche se in Italia l'usanza è meno seguita: nell'ultimo quinquennio infatti si è passati da 4.834.473 a 2.129.064 tra agnelli e capretti macellati ogni anno (dati Istat ). Ma bisogna fare di più. E l'iniziativa presentata dalla Brambilla va in questa direzione; insomma, le video-lezioni di Leemannn faranno, per quanto possibile, da contraltare: «Vogliamo mostrare che si può arrivare al sapore senza infliggere dolore e senza sacrificare altri esseri senzienti.

Non a caso il primo piatto si chiama Riso della pace , con una mantecatura tutta vegetale per soddisfare anche i palati più esigenti. Il secondo è invece un perfetto sostituto Veg della tradizionale torta pasqualina realizzata con le uova».

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