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Primo sì allo 'ius scholae'. Ma il centrodestra si divide

La commissione Affari costituzionali ha dato il primo ok allo ius scholae per i bambini stranieri. A favore Forza Italia. Votano contro Lega e Fdi

Primo sì allo 'ius scholae'. Ma il centrodestra si divide

Arrivano delle novità importanti dalla commissione Affari costituzionali della Camera, dov'è passata la proposta per l'adozione del testo unificato sullo ius scholae.

I partiti che compongono il centrodestra hanno deciso di votare in maniera diversa la proposta che prevede il conferimento della cittadinanza dopo lo svolgimento di un periodo scolastico nel Belpaese. Votazione favorevole, invece, da parte d'Italia Viva. Stesso discorso per Pd, MoVimento 5 Stelle e Leu.

Forza Italia ha votato a favore del testo. E se Coraggio Italia si è astenuto, la stessa cosa non si può dire per la Lega di Matteo Salvini e per Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni che hanno invece optato per il "no". "Si tratta solo di un primo passo di un percorso che vogliamo concludere entro questa legislatura. Il voto favorevole di Forza Italia dimostra che questa questione non è di destra o di sinistra, ma di libertà e civiltà. Nella prossima settimana in ufficio di presidenza definiremo il termine per la presentazione degli emendamenti", ha fatto presente Giuseppe Brescia, presidente della Affari costituzionali della Camera dei deputati ed esponente grillino, così come ripercorso dall'Ansa.

La legge, insomma, non avrebbe connotazioni di natura ideologica tali da giustificare troppe divisioni. Ma la partita non è ancora terminata: "L'obiettivo come relatore è stato quello di mantenere una posizione mediana per l'adozione del testo base. Un passo in avanti siamo riusciti a compierlo. Nelle prossime settimane si terrà un ufficio di presidenza per stabilire l'iter del provvedimento", ha proseguito Giuseppe Brescia, così come riportato da Public Policy. Significa anche che la normativa potrebbe essere modificata in corso d'opera. Ma cosa si intende per ius scholae?

In linea di principio, il provvedimento che oggi è passato per la prima volta prevede che "un minore straniero nato in Italia o che vi ha fatto ingresso entro il compimento del dodicesimo anno di età che abbia risieduto legalmente e senza interruzioni in Italia", lo stesso che "abbia frequentato regolarmente, nel territorio nazionale, per almeno cinque anni, uno o più cicli scolastici o percorsi di istruzione e formazione professionale" possa conseguire la cittadinanza italiana. L'Agi fornisce anche la cifra degli studenti stranieri potenzialmente interessati dal provvedimento: 800mila.

Bisognera comprendere adesso quali saranno i contenuti del testo definitivo che potrebbe essere votato dalla Camera e dal Senato.

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