Passaporto, addio timbri. Ora ci pensa il cervellone

Il nuovo sistema "Ees" registra i dati biometrici dei viaggiatori extra Ue. La stretta anti terroristi

Passaporto, addio timbri. Ora ci pensa il cervellone
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L'intelligenza artificiale al posto dei timbri sui passaporti: terroristi e immigrati irregolari sono avvisati. Da oggi il nuovo sistema Entry-Exit System, chiamato EES, manda in pensione la vecchia prassi di inchiostro e addetti che segnano ingressi e uscite, così da velocizzare ed efficientare i controlli alle frontiere. In sostanza funzionerà come una grande rete da pesca elettronica, capace di acquisire dati biometrici strategici, non solo come i classici nome e data di nascita, ma anche data e luogo di ingresso e di uscita da un Paese europeo, volto ed impronte digitali fino al respingimento, ossia data e ora dell'eventuale rifiuto di ingresso. Questo insieme di informazioni verrà inserito nel cosiddetto "template biometrico" ossia il servizio comune di confronto biometrico del Sistema europeo EES. Così sarà possibile investigare su chi viaggia tramite dati che daranno agli addetti ai controlli l'identificazione automatizzata ai fascicoli individuali. Quindi i titolari di passaporto biometrico potranno usare anche sistema self-service per passare una frontiera.

In Italia il sistema sarà operativo negli aeroporti di Fiumicino e Malpensa e nei porti di Genova e Civitavecchia, mentre tutti gli altri uffici di frontiera lo avranno dal 20 ottobre. Già da un anno Aeroporti di Roma ha installato 210 Self Service Kiosk dedicati all'iter di preregistrazione dei passeggeri in tutte le aree di controllo di frontiera degli scali Leonardo da Vinci e Ciampino. Oltre al nostro paese l'EES sarà usato in Austria, Belgio, Bulgaria, Repubblica ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Svizzera.

Secondo le intenzioni europee tale "nuovo sistema di gestione delle frontiere rafforzerà la sicurezza dello spazio Schengen e contribuirà a prevenire la migrazione irregolare". Inoltre con un clic si potranno tracciare quei viaggiatori che non hanno il diritto di entrare in un dato Paese, o che hanno soggiornato troppo a lungo, fino a quelli che usano passaporti falsi. Chi rifiuterà di farsi scansionare le impronte digitali o di farsi fotografare il viso non potrà entrare nei Paesi europei che utilizzano l'EES. In questo modo, tra le altre cose, sarà più semplice svolgere le indagini per i reati di terrorismo e sarà più difficile l'accesso illegale nell'area Schengen ai migranti. Ad esempio, se l'EES fosse stato operativo nel 2015, Salah Abdeslam l'autore dell'attentato al Bataclan sarebbe stato immediatamente identificato durante la sua fuga fino in Grecia, raggiunta in traghetto da Bari per procurarsi passaporti falsi.

Il nuovo archivio di dati biometrici conserverà tale mole di informazioni per tre anni in caso di registri delle entrate, delle uscite e dei respingimenti d'ingresso; per tre anni e un giorno in caso di fascicoli individuali contenenti dati personali e fino a cinque

anni per chi non avrà registrato alcuna uscita. Per la piena attuazione del nuovo sistema sarà necessario attendere la prossima primavera, dopo vari rinvii durati ben tre anni a causa di alcune polemiche legate alla privacy.

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