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Passerella Conte-Di Maio "Ma troppi 108 giorni"

Un'altra giornata di caos sulle chiusure natalizie e di scontro politico nella maggioranza cambia improvvisamente colore intorno alle 9 di mattina, proprio nell'orario in cui era previsto il faccia tra il premier Giuseppe Conte e Matteo Renzi.

Passerella Conte-Di Maio "Ma troppi 108 giorni"

Un'altra giornata di caos sulle chiusure natalizie e di scontro politico nella maggioranza cambia improvvisamente colore intorno alle 9 di mattina, proprio nell'orario in cui era previsto il faccia tra il premier Giuseppe Conte e Matteo Renzi. Le agenzie battono una notizia. Così titolata: «Conte e Di Maio in partenza per la Libia per liberare i pescatori italiani». Il capo del governo e il ministro degli Esteri aspettano un aereo per Bengasi. E la missione è quella di riportare a casa i 18 pescatori di Mazara del Vallo detenuti in Libia da più di tre mesi e mezzo. Sequestrati dalle milizie del generale libico Khalifa Haftar con l'accusa infondata di sconfinamento e pesca abusiva in acque libiche. Dal tono dei lanci d'agenzia sembra quasi che Conte e Di Maio siano in Libia per partecipare a una qualche operazione o addirittura per trattare la liberazione. Ma la svolta arriva in poche ore. Subito arriva la notizia che tutti attendevano: «I pescatori di Mazara sono stati liberati». Immediate le reazioni politiche. Sintetico Conte. «Buon rientro a casa», scrive su Facebook il presidente del Consiglio condividendo una foto di tutti i pescatori disposti in semicerchio davanti a due pescherecci. La rivendicazione della vittoria politica è più esplicita da parte di Di Maio. «Grazie all'Aise (la nostra intelligence esterna) e a tutto il corpo diplomatico che hanno lavorato per riportarli a casa - scrive il capo della Farnesina sui social - un abbraccio a tutta la comunità di Mazara del Vallo». Esprime «grande soddisfazione» il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

La crisi di governo e la polveriera di Natale sono in pausa per qualche ora. Il capo politico del M5s Vito Crimi ne approfitta per rimarcare l'impegno di Conte e Di Maio: «Profonda e sincera gratitudine al presidente Giuseppe Conte, al ministro degli Esteri Luigi Di Maio, all'intelligence e a tutti coloro che hanno lavorato per riportarli dalle loro famiglie in Italia». Il blitz del premier e del ministro grillino è funzionale alla narrazione di una giornata diversa. Lo dice anche il leader di Italia Viva Renzi, artefice delle fibrillazioni nel governo. «Questi connazionali potranno passare il Natale in famiglia. Invito tutte le forze politiche a non fare polemica e a gioire insieme, almeno oggi», scrive l'ex premier su Facebook. Si unisce al coro il segretario del Pd Nicola Zingaretti: «I pescatori di Mazara del Vallo tornano a casa, vi aspettiamo! Oggi è un giorno felice per l'Italia».

Eppure i 108 giorni di prigionia e la passerella libica di Conte e Di Maio provocano la reazione del centrodestra. Dopo l'ufficialità della notizia il leader della Lega Matteo Salvini ringrazia solo gli 007 italiani: «Pescatori finalmente liberi! Ora la notizia è ufficiale, la aspettavamo da 108 giorni. Un abbraccio alle famiglie e un ringraziamento alla nostra intelligence». Salvini prima aveva parlato di «operazioni che si annunciano a pescatori rientrati in Italia», manifestando il timore che l'operazione «possa venir rovinata dalla smania di comunicazione, da Rocco Casalino». La leader di Fdi Giorgia Meloni sottolinea: «Non la considero una vittoria perché 108 giorni per liberare 18 pescatori innocenti sono un'enormità». Forza Italia in una nota spiega: «Avevamo contattato i leader internazionali nostri amici chiedendo il loro intervento sul generale Haftar».

Gli azzurri stigmatizzano i tempi lunghi dell'operazione: « Risolta - con ritardo - questa crisi, che solleva molte perplessità sulla residua capacità di influenza del nostro paese, resta la necessità di una stabilizzazione del Mediterraneo e soprattutto dell'area prospiciente le nostre coste».

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