A brigante, brigante e mezzo. Io credo nella saggezza dei proverbi, bisognerebbe insegnarli a scuola, e pertanto ammiro Vittorio Feltri capace di sorpassare di mezza lunghezza i briganteschi grillini. Patata bollente è un titolo che avrei voluto scrivere io ma purtroppo non sono un goliarda. Chi è venuto dopo il '68 non ha mai conosciuto la gloriosa goliardia dei bei tempi bensì, nella migliore delle ipotesi, quella rimpicciolita delle ultime ridotte universitarie venete. Forse perché non ho fatto il militare e le battute da caserma non mi appartengono. Forse perché insisto a voler essere elegante, e i doppi sensi non sono eleganti di sicuro. Quindi ammiro da lontano il coraggio feltriano e un po' trumpiano di dire che il sindaco (o sindaca) di Roma è nudo (o nuda, fate voi). Non in senso stretto bensì figurato: per propria scelta Virginia Raggi si è presentata al mondo senza le vesti curiali dell'autorevolezza castale, nudo come qualunque mortale. Uno vale uno, dissero i grillini. Qualcuno li ha presi in parola e Virginia è stata trattata senza riverenze. Nel frattempo è tornato Pasquino e il Papa viene sbeffeggiato sui muri di Roma: per quale motivo la Raggi dovrebbe godere di un trattamento di favore? Del resto Feltri brigante-e-mezzo ha interpretato un sentimento diffuso, misurato dagli ultimi sondaggi che registrano un forte calo, o un quasi crollo, proprio per il caos in cui versa la giunta romana.
Con due parole Feltri brigante-e-mezzo ha vendicato anni di offese alle olgettine tutte, al trio Carfagna-Brambilla-Gelmini, a Giorgia Meloni, perfino alle parlamentari del Pd accusate dal grillino onorevole De Rosa di trovarsi in commissione giustizia a Montecitorio «solo perché brave a fare pompini». Poi De Rosa si è scusato come del resto si è scusata Asia Argento per aver definito la Meloni fascista dalla schiena lardosa, offesa certo più bruciante della sineddoche, erotica se non affettuosa, scaturente dal famoso tubero. Per spiegarmi: una catena di patatine fritte in forte espansione si chiama «Amor di patata» (sottotitolo «lovechips») e nel punto vendita di Parma vedo molta clientela femminile, segno che le donne normali sono più spiritose delle donne politiche. Prego dunque Feltri di non pentirsi, di non piegarsi all'improvvisato puritanesimo dello scurrile movimento nato dai V-Day (abbreviazione di Vaffanculo-Day). Lo prego di tenere duro per noi che non abbiamo vissuto la goliardia, una gran scuola di libertà se è vero che i goliardi di Padova furono capaci di prendere a spilli nel culo il potente e permaloso gerarca fascista Achille Starace. Per noi che vogliamo essere liberi di criticare il potere e di continuare a credere nella differenza sessuale.
Dopo il titolo famigerato, la Raggi ha giocato la facile carta del sessismo: «Voglio svelare un segreto a questi fini intellettuali: un sindaco può essere anche donna!». Io che sono un intellettuale finissimo vorrei svelare un segreto alla Raggi: può capitare che un sindaco donna venga giudicato da un uomo. Perché ne esistono ancora.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.