Patrushev si scusa Antisemitismo dal suo vice

Il segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolai Patrushev, ex capo dell'Fsb e uomo vicinissimo a Vladimir Putin, si è dovuto scusare con gli ebrei per le frasi che il suo vice.

Patrushev si scusa  Antisemitismo dal suo vice

Il segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolai Patrushev, ex capo dell'Fsb e uomo vicinissimo a Vladimir Putin, si è dovuto scusare con gli ebrei per le frasi che il suo vice, Aleksey Pavlov, aveva scritto in un articolo in cui di fatto definiva il movimento ebraico chassidico Chabad-Lubavitch una «setta» dedita da un culto «suprematista». Per calmare gli animi della comunità ebraica russa Patrushev si è scusato sulla rivista governativa Argumenty i Fakty, la stessa dove era comparso lo scritto incriminato, con coloro che hanno letto l'articolo, spiegando che l'analisi «non riflette le opinioni personali di Pavlov e non rappresenta in alcun modo la posizione ufficiale del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa». Pavlov aveva detto che era necessario «desatanizzare» l'Ucraina, sostenendo che il paese ospita centinaia di sette neopagane, tra cui il movimento Chabad-Lubavitch, dominante in Ucraina e in Russia. Parole ritenute «volgare antisemitismo» dal rabbino capo della Russia, Berel Lazar, che è un membro del movimento. Per il portavoce della comunità ebraica russa, Baruch Gorin, le osservazioni di Pavlov indicano un potenziale ritorno dell'antisemitismo istituzionalizzato in Russia.

La polemica è arrivata in Israele, dove l'ex rabbino capo di Mosca e presidente della Conferenza dei rabbini europei, Pinchas Goldschmidt, fuggito dalla Russia all'inizio dell'anno, ha invitato gli ebrei russi a lasciare il paese. «Un attacco del governo russo contro Chabad, così come gli attacchi contro l'Agenzia ebraica per Israele, sono atti antisemiti contro tutti noi», ha detto al Times of Israel. Il rabbino Gorin ha apprezzato le scuse, ma non è del tutto convinto della loro sincerità. «Questa - ha sottolineato al giornale - è la prima volta nella mia vita e penso la prima volta nella vita di molte generazioni che un generale (russo) si scusa con gli ebrei. Ma sono scuse parziali. Pavlov continuerà a lavorare lì, quindi non sono del tutto convinto».

In ogni caso, Pavlov avrà passato un brutto quarto d'ora visto che Patrushev ha voluto precisare che «l'articolo del sottosegretario del Consiglio di Sicurezza includeva righe errate su Lubavitch Hasidim» e pertanto «con l'autore dell'articolo è stato svolto il lavoro appropriato».

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