Politica

La paura dei 44 paperoni: dover ridare i soldi alla Rai

Il tetto a 240mila euro potrebbe essere retroattivo Campo Dall'Orto in bilico, ipotesi Novari (H3G)

Il grande pasticcio del tetto agli stipendi delle star della Rai continua a far discutere. Il giorno dopo la decisione del cda di Viale Mazzini di applicare la soglia massima di 240mila euro annui anche agli artisti, gli stessi consiglieri fanno notare a chi li interpella l'assurdità di una situazione creata dal governo e poi scaricata nei suoi effetti su di loro.

Salvo contrordini da aprile a tutti i volti di punta della Rai verrà decurtato lo stipendio. Anzi, non è neppure detto che il ricalcolo parta effettivamente dal mese di aprile. Il «taglio» potrebbe, infatti, partire da novembre con i volti Rai costretti a restituire la retribuzione eccedente i 240mila euro lordi mensili percepita negli ultimi cinque mesi.

Alcuni consiglieri di amministrazione e alcuni giuristi fanno notare che la prima delibera di novembre del cda Rai - quella che recepiva la legge 198 del 26 ottobre 2016 - conteneva una sospensione degli effetti della norma in attesa di un chiarimento. In sostanza il cda voleva che fosse stabilito se tra «gli amministratori, il personale dipendente, i collaboratori e i consulenti» a cui si applica il tetto dovessero essere ricompresi anche gli artisti. Il chiarimento non c'è stato anche perché la stessa Avvocatura dello Stato nel suo parere - peraltro non vincolante - non ha preso una posizione netta, ma si è affidata a molti «potrebbe» e «dovrebbe». Inoltre il ministero dell'Economia non si è espresso sul merito invitando a confrontarsi sulla questione con il ministero dello Sviluppo economico.

Di fronte a questo scaricabarile e a questo palleggio delle responsabilità, si torna alla delibera di novembre. E sarebbe quella la data da cui far partire il ricalcolo delle mega-retribuzioni. In sostanza, spiegano, non sarebbe neppure una applicazione retroattiva della norma ma una semplice applicazione della legge, valida per tutti i contrattualizzati Rai. Inutile dire che sia il tetto sia la restituzione di queste ingenti cifre potrebbero far scattare azioni legali da parte delle varie star, in particolare da parte di coloro che avranno davvero la possibilità di approdare su altri canali televisivi.

I dipendenti Rai con stipendi che superano il tetto dei 240mila euro annui sono 44. Tra questi 6 guadagnano più di 1 milione di euro, 6 tra 500mila euro e 1 milione; 32 tra 240mila euro e 500mila euro, per un ammontare complessivo di 24,3 milioni di euro. Tra i volti noti interessati ci sono Fabio Fazio, Antonella Clerici, Carlo Conti, Flavio Insinna, Bruno Vespa, Massimo Giletti, Piero e Alberto Angela, Amadeus e Lucia Annunziata (che ha già fatto sapere di accettare il taglio). Al momento appare improbabile che le forze politiche possano procedere a una correzione della norma fortemente voluta dal governo Renzi. Così come sempre più in difficoltà appare l'amministratore delegato Antonio Campo Dall'Orto entrato ormai nel mirino degli stessi renziani.

E già iniziano a circolare i nomi dei possibili sostituti, con il manager Vincenzo Novari, già in H3G, in pole position per la poltrona più importante di Viale Mazzini.

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