Tra paura e video virali l'Etna fa tremare la Sicilia

Collassa il fianco settentrionale del cratere di Sud-Est. Paurosi boati e una nube alta chilometri su Catania

Tra paura e video virali l'Etna fa tremare la Sicilia
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Il rumore è quello di un fortissimo tuono lontano senza soluzione di continuità, di una tempesta devastante che batte a ritmo serrato e costante. Le immagini lasciano senza respiro. È l'esplosione, dall'Etna, di una consistente nube eruttiva alta alcuni chilometri. Sul cielo di Catania ieri avanzavano nuvoloni grigi di fumo e cenere, fagocitando lo spazio come il Nulla de La Storia Infinita. Chi registrava un video, chi correva verso casa, chi restava a guardare la grandezza della Montagna.

L'Etna, il vulcano attivo più grande d'Europa, è tornato a farsi sentire. L'attività eruttiva è iniziata nella notte tra domenica e ieri ed è proseguita con esplosioni stromboliane di forte intensità, tanto che tremavano le case, ma per fortuna ieri pomeriggio è diminuito il tremore vulcanico che misura l'energia presente nei condotti magmatici interni e che, secondo l'Ingv, l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio etneo, è tornato ad attestarsi su livelli bassi. Questo vuole dire che la fase di eruzione potrebbe essere in via di esaurimento.

A provocare la nube eruttiva, secondo l'Ingv, sarebbe stato un flusso piroclastico probabilmente prodotto da un collasso di materiale del fianco settentrionale del cratere di Sud-Est. Da qui, l'attività esplosiva è passata poi a fontana di lava che «alimenta ha spiegato l'Ingv un piccolo trabocco lavico dal bordo meridionale del cratere di Sud-Est e una modesta colata lavica in direzione della Valle del Bove». «La localizzazione del centroide delle sorgenti del tremore ha detto ieri l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia - ricade nell'area del Cratere di Sud-Est a una quota di circa 2800 metri sopra il livello del mare. L'attività infrasonica risulta elevata sia per quanto riguarda il tasso di accadimento che per l'energia degli eventi che sono localizzati in corrispondenza del Cratere di Sud Est».

L'aeroporto Vincenzo Bellini di Fontanarossa, a Catania, è rimasto operativo, malgrado siano stati chiusi due spazi aerei. È stato poi diramato il bollettino per l'aviazione, il Vona (Volcano observatory notice for aviation), di «allerta rossa» con previsione «arancione», precisando che l'attività era concentrata nella zona sommitale del vulcano. «Non c'è alcuna criticità ha assicurato il sindaco, Enrico Trantino, dopo aver contattato l'Ingv -. È un fenomeno che si ripete e, tra l'altro, alla luce del monitoraggio del vulcano, era già previsto ed era stato impedito l'accesso alle aree sommitali. È la nostra montagna, che ormai abbiamo iniziato a conoscere in ogni sua manifestazione».

Ma se i catanesi convivono da sempre con il vulcano che si risveglia periodicamente, mostrando la bellezza e potenza della Natura, sui social circolano video di turisti saliti in quota in fuga sorpresi dalla nube eruttiva, video diventati virali in tutto il mondo.

Come ha sottolineato Stefano Branca, direttore dell'Osservatorio Etneo dell'Ingv, «rimane un livello di pericolosità limitato nell'area sommitale, il cui accesso è stato subito chiuso ai turisti». Era dal febbraio 2021 che sull'Etna non si registrava un'attività vulcanica così intensa e un fenomeno analogo avvenne nel 2014.

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