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Pd, Calenda contro Gozi e Scalfarotto: "Vette di stupidità"

L'eurodeputato Pd Carlo Calenda contro i colleghi di partito Sandro Gozi ("È italiano e ha lavorato nel governo italiano, non può andare in Francia") e Ivan Scalfarotto ("Sbagliata la sua visita al presunto killer di Cerciello Rega")

Pd, Calenda contro Gozi e Scalfarotto: "Vette di stupidità"

C'è vita nel Pd? Solo quando si tratta di discutere, litigare e rimproverare. È proprio ciò che fa Carlo Calenda in un video pubblicato sui suoi profili social dove l'eurodeputato dem si scaglia contro i colleghi di partito Sandro Gozi e Ivan Scalfarotto. I due sono finiti nel tritacarne mediatico per due decisioni che hanno fatto esplodere la bufera politica. Il primo per essere entrato nel governo francese come responsabile degli affari europei (e a chi lo critica per questa scelta Gozi dà banalmente del "fascista"), il secondo per la visita in carcere ai due presunti assassini del carabiniere Mario Cerciello Rega. Decisioni che, secondo Calenda, sono un doppio autogol per la sinistra.

"Lavorare con la Francia, non per la Francia"

"Sono successe due cose che hanno danneggiato molto l'opposizione. La prima è la questione di Sandro Gozi, che andrà a lavorare nell'organo di governo della Francia. Ritengo questo inaccettabile", l'affondo di Calenda, per il quale Gozi andrà "a lavorare in Europa non per l'Europa, ma per la Francia. Molte volte l'interesse della Francia coincide con quello dell'Italia e molte volte no. Gozi sa un sacco di cose sulle nostre idee, su dossier riservati, proprio relativamente a quelle materie sulle quali andrà a lavorare per il governo francese. Ma vi sembra normale?", si chiede Calenda. Che poi continua: "Un conto è entrare in un gruppo di lavoro, un altro stare in un gabinetto! Questo non ha niente a che fare con l'europeismo, l'europeismo si pratica collaborando con la Francia, non andando a lavorare per la Francia. Quando si discuterà di Fincantieri o di Libia, che cosa farà Gozi?".

"L'iniziativa di Scalfarotto? Un errore"

Ma l'eurodeputato Pd ce l'ha anche con Ivan Scalfarotto, che è andato in visita ai due presunti killer del vice brigadiere Mario Cerciello Rega. "Perché è stata un'iniziativa sbagliata? Questo è stato un gesto specifico e molto simbolico. Quando è accaduta quella cosa gravissima, con il presunto assassino bendato, l'Arma dei carabinieri ha reagito immediatamente perché 'Queste cose non ci rappresentano', e ha spostato subito il carabiniere. Su questo, le parole di Nistri sono state di una chiarezza adamantina", scandisce Calenda, per il quale "andare oggi a trovare quelle persone in carcere vuole dire che 'Io di quelle istituzioni non mi fido'".

"Così aiutiamo il governo"

Dopo tesi e antitesi, Calenda passa alla sintesi. "Queste due cose messe insieme hanno riportato il dibattito dalla crescita zero e l'utilizzo indecoroso da parte di Salvini dei mezzi di polizia l'ha riportato sul Pd rinverdendo luoghi comuni sbagliati sul Pd: che non tuteli gli interessi dell'Italia, che non stia dalla parte dei carabinieri ma degli assassini.

Rischiamo di dare al governo dei vantaggi straordinari", avverte Calenda, prima di giustificare così la sua scelta di rendere pubblico il suo fastidio per i gesti di Gozi e Scalfarotto: "Potevo non dirlo? Dando l'impressione che tutto il Pd la pensasse allo stesso modo?".

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