Dal taxi pagato di tasca sua al volo di Stato, come prima Fico passato dall'autobus Atac (ma con la scorta al seguito) all'auto di servizio. I grillini scoprono il potere e i benefit annessi al nuovo status. E viceversa il Pd, fino all'altroieri partito di governo, scopre la retorica pauperista anticasta, copyright dei Cinque Stelle. Ruoli invertiti in modo surreale. Ecco quindi che, siccome il premier Giuseppe Conte è volato in Canada con l'aereo blu della presidenza del Consiglio dei ministri (e con lui pure il portavoce Rocco Casalino), il Partito democratico si indigna perché, a parti invertite, i grillini si indignavano degli aerei blu del Pd. «Per andare in Canada al G7 il premier Conte viaggia esattamente con lo stesso aereo blu usato in questi anni da tutti i presidenti del Consiglio, compreso Renzi. Farebbe bene ad evitare gaffe propagandistiche per non fare la fine del presidente Fico con l'autobus» li bacchetta il piddino Michele Anzaldi. Non solo, prevedendo la polemica sullo spreco di soldi pubblici, i grillini si sono incartati in un'autodifesa preventiva, perché in passato hanno sempre polemizzato con l'uso degli aerei blu al posto dei normali voli di linea. Stavolta, però, non è stato possibile prendere un biglietto aereo per il premier, per questioni di tempo e per i troppi scali richiesti, ha spiegato il M5s all'Ansa. Insomma Conte si è dovuto accomodare sull'aereo in dotazione a Palazzo Chigi, ma solo per «l'esigua disponibilità di posti sui voli delle tradizionali compagnie per una partenza quasi last minute che sarebbe costata di più», è stata la spiegazione ufficiale. L'aereo usato dal premier, però, non è il famigerato Airbus A340, il cosiddetto AirForce Renzi perché voluto dall'ex premier Matteo Renzi e costato 150 milioni di euro, si sono premurati di assicurare i Cinque Stelle. Che hanno anche aggiunto, per prevenire ancora di più gli attacchi anticasta del Pd, che d'ora in avanti il presidente del Consiglio prenderà il più possibile aerei di linea, «soprattutto per le tratte più brevi».
Ma anche la spiegazione grillina è finita sotto il fuoco dei Democratici, nella nuova veste di opposizione grillina all'«establishment» M5s. Se ne è fatta carico la deputata Pd Alessia Morani: «Tra i vari servizi offerti dalla Casaleggio Associati ci sono anche i viaggi in
aereo del presidente del Consiglio Conte? Hanno fatto finta di non sapere che sull'aereo da loro definito di Renzi, Renzi non c'è mai salito, avendo sempre l'ex premier utilizzato l'apparecchio su cui oggi vola Conte. A questo si aggiunge un fatto, più che irrituale, tragicomico: il tentativo di far volare Conte su voli di linea, salvo poi rinunciare perché troppo complicato». Il finanziere renziano Davide Serra invece plaude alla scelta, «se serve per rappresentare Italia, bene».
Per completare il rovesciamento di ruoli, succede che su Twitter siano i fan grillini a giustificare l'uso del volo di Stato, una bestemmia fino a quando governavano e volavano gli altri, perché «non c'erano voli di linea», quindi come ci doveva arrivare Conte in
Canada, a remi? Peccato che qualcuno sia andato a cercare i voli di linea per il Canada, trovandone parecchi disponibili ad un costo molto inferiore rispetto al volo di Stato. Che però, ora che è grillino, non è più casta.
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