Emanuele Fiano, 62 anni, dirigente del Pd, ex parlamentare, figlio di un deportato ad Auschwitz. L'altro giorno oggetto di una durissima contestazione all'Università di Venezia da parte dei pro Pal.
Onorevole Fiano, cosa è successo al convegno al quale partecipava a Venezia?
"Sono stato invitato da un'associazione studentesca, che si chiama Futura, per parlare all'Università di pace e di due popoli e due stati. L'aula era piena. Io rispondevo a delle domande. Dopo una mezzoretta sono entrati una trentina di ragazzi, hanno srotolato i loro striscioni, e una ragazza ha iniziato a parlare coprendo la mia voce. Io provavo a rispondere. A un certo punto uno dei ragazzi, forse il leader, mi ha strappato il microfono e ha iniziato a leggere un suo intervento nel quale contestava molte mie opinioni. Quando ha finito, gli altri hanno iniziato a urlare e hanno reso impossibile proseguire la discussione".
Lei fa parte del Pd. Il Pd sostiene apertamente i pro Pal. C'è un cortocircuito?
"Non generalizzo. Nel Pd ci sono alcune persone più vicine ai pro Pal, ma il Pd non ha le stesse posizioni di questi ragazzi che mi hanno boicottato e che considerano il sionismo un insulto".
Lei è sionista?
"Sì, io sono sionista".
Però spesso gli esponenti del Pd sono in prima fila nelle manifestazioni dei pro Pal.
"Mai negli spezzoni nei quali ci sono quelli che hanno le posizioni di questi ragazzi. Anche nell'ultima manifestazione non c'erano certo membri nel Pd nello spezzone estremista con gli striscioni pro Hamas".
Lei condivide le posizioni del Pd sul Medio Oriente?
"Alle volte sono posizioni complicate".
Lei ha problemi all'interno del suo partito? Alle ultime elezioni l'hanno messa in lista in una posizione decisamente sfavorevole. Colpa delle sue posizioni su Israele?
"Le liste le fece Letta, non Schlein. Non ero in buona posizione. Ma non credo che le mie opinioni su Israele c'entrino nulla. Le mie opinioni sono quelle del partito democratico di Israele esposte all'ultima riunione dei socialisti europei".
Cosa chiede lei al Pd?
"Chiedo sempre al mio partito che ogni volta che si parla di quel che è successo a Gaza, si parli anche del pogrom realizzato da Hamas, e dell'uso sacrificale che Hamas ha fatto degli ostaggi israeliani".
Quando dice queste cose trova consenso nella sinistra o dubbi?
"Lei dice: la sinistra". Non c'è singolare. Ci sono sinistre e destre. Nel Pd e nei 5 stelle ci sono atteggiamenti che io non posso condividere. Durante l'unica manifestazione organizzata dalle sinistre, a Roma, ho notato che nei discorsi dei quattro leader Elly Schlein è stata l'unica che ha ricordato Hamas. E in quella manifestazione la Schelin ha chiesto a Gad Lerner di parlare, e lui ha dichiarato di essere sionista e ha detto che non condivide l'uso della parola genocidio".
Il Pd usa la parola genocidio?
"All'inizio non l'usava. Ora sì. Io non condivido".
Perché dopo la tregua ottenuta da Trump, nelle città continuano le manifestazioni pro Pal?
"Il Pd non ne ha più fatte. Bisogna distinguere tra le manifestazioni organizzate dai palestinesi e quelle dei partiti".
Il Pd è unito su questi temi?
"Solo venerdì scorso c'è stata una riunione di 600 persone a Milano coi riformisti del Pd. C'erano Fassino, Quartapelle, Gori, Delrio, Madia e tanti altri. E lì le posizioni sono uguali alle mie".
L'antisemitismo sta crescendo e rischia di diventare violento?
"Sta crescendo. E le parole che usiamo da decenni non sono più sufficienti a descriverne le caratteristiche. L'antisemitismo assomiglia sempre di più all'antisionismo.
Che vuol dire?
"Quel ragazzo che mi ha interrotto, l'altra sera, prima di dire ogni altra cosa ha dichiarato: Non siamo antisemiti, siamo antisionisti. Sono riuscito a dire: Se sei antisonista, e dunque neghi il diritto di autodeterminazione del popolo ebraico, e riconosci solo il diritto all'autodeterminazione del popolo palestinese, tu stai facendo qualcosa che va contro il popolo ebraico. Invece puoi fare tutte le critiche che vuoi al governo Netanyahu. Quello non è antisemitismo. Ma perché tu vuoi impedire che un sionista parli?".
Vuole impedirlo perché è antisemita?
"Non so se lui sia antisemita. So che antisemitismo e antisionismo hanno molti punti in comune".