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Via alle primarie del Pd. Calenda fa lo scrutatore

Aperti da qualche ora i gazebo dove gli elettori dem sceglieranno il nuovo segretario, tra Giachetti, Martina e Zingaretti. Renzi auspica che al vincitore non sia riservato "il fuoco amico" che toccò a lui e Carlo Calenda fa lo scrutatore a piazza del Popolo

Via alle primarie del Pd. Calenda fa lo scrutatore

I seggi sono stati aperti questa mattina alle 8 e chiuderanno alle 20. La sfida delle primarie del Partito democratico per eleggere il nuovo segretario, tra Roberto Giachetti, Maurizio Martina e Nicola Zingaretti, si è aperta così. A poche ore dalla manifestazione di Milano e a pochi giorni dalla vittoria elettorale del centrodestra in Sardegna, il Pd prova a ricompattarsi.

Come funziona il voto

Ai gazebo, in queste ore, oltre al nome del leader dei dem, saranno scelti anche i componenti dell'Assemblea nazionale, l'organismo del partito creato per decidere sulla politica e sull'organizzazione del Pd, che rimane in carica quattro anni, come la segreteria, ed è composto da mille persone elette con le liste collegate ai candiati. Al segretario non basterà prendere più voti degli avversari per essere eletto: lo statuto, infatti, prevede il quorum del 50% più uno dei voti. Se nessuno dei tre dovesse superare questa soglia, l'assemblea sarà convocata per il 17 marzo.

Renzi: "Spero che il vincitore non subisca il fuoco amico"

"È tempo di festeggiare la festa della democrazia, che oggi vede migliaia di volontari organizzare dei seggi. Finché c'è un partito che fa questo lavoro, che riesce a mobilitare meravigliose energie, credo che questo sia un fatto positivo. Mi paicerebbe che lo facessero tutti, anche gli altri", ha detto l'ex segretario, Matteo Renzi, parlando con i giornalisti dopo aver votato alle primarie nel seggio di piazza Tasso, a Firenze, dove è arrivato a mezz'ora dall'apertura, in vespa. E ha aggiunto: "Penso che si debba fare un grande in bocca al lupo ai tre candidati per la sfida molto leale che hanno fatto e penso che sia importante che, chiunque vinca le primarie, il giorno dopo non subisca il trattamento che abbiamo subito noi che abbiamo vinto due volte con il 70% e per due volte abbiamo avuto il fuoco amico. Noi ci impegnamo in questa direzione e per questo motivo non ho voluto fare alcune corrente, al punto che i vari esponenti che sono stati con me, in questi anni, si sono divisi su tutte e tre le mozioni. È il segno di uno che non vuole fare le correnti ma una battaglia educativa e culturale. Vengo da un giro in Italia pazzesco per presentare il mio libro e continuerò a farlo. Il mio compito è dare una mano al Pd da iscritto e parlamentare e fare una grande battaglia educativa e culturale per non lasciare il Paese a questi che stanno inginocchiando l'economia e distruggendo i valori".

Calenda scrutatore: "Votare è gesto di democrazia"

Anche Carlo Calenda, al suo posto di scrutatore al gazebo di piazza del Popolo, ribadisce l'importanza del voto come "gesto di democrazia e un modo per mobilitarci contro il tentativo del governo di farci uscire dall'Unione europea nel silenzio".

Ed è ai social che affida il suo appello ai militanti per andare al voto.

Prodi: "Voterò perché ho a cuore la democrazia, non per il Pd"

E anche l'ex presidente del Consiglio, Romano Prodi, intervistato dal Corriere della Sera, commentando la manifestazione milanese di ieri pomeriggio, ha parlato anche delle primarie democratiche: "Andrò a votare alle primarie, non perché mi piaccia il Pd, ma perché ho a cuore la democrazia". E sul legame tra la marcia e l'elezione del nuovo segretario ha specificato: "Sia chiaro, le primarie e la marcia antirazzista fino a piazza Duomo suono due cose totalmente diverse, però rispondono alle stesse preoccupazioni".

Chiamparino: "Al centro si metta la crescita"

Sul tema delle primarie è intervenuto, dopo il voto, anche il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, che ha dichiarato: "Il Pd dovrà ripartire da questo risultato, augurandomi che sia frutto di una grande partecipazione, secondo dall'unità e terzo dai territori elettorali, che qui, in Piemonte, ci toccano particolarmente da vicino. Il rilancio avverrà se saremo ancora in grado di dare una rappresentanza a una larga parte dei cittadini italiani". E ha concluso che la sinstra riuscirà a battere il populismo "mettendo al centro la crescita, la diversità e la riduzione delle disuguglianze".

Il commento dei candidati

"Un grande grazie a tutte le volontarie e a tutti i volontari che, oggi, ci danno una mano a concretizzare questa straordinaria giornata di democrazia. Sono emozionato perché penso che quando migliaia e migliaia di persone partecipano insieme a una giornata come questa ci sia solo da dire grazie ai tanti elettori che si mobiliteranno. Serve una riscossa democratica", ha dichiarazio Maurizio Martina, arrivando al seggio di Bergamo per votare.

"Sono contento di queste lunghe file in tutti i comuni, è una risposta meravigliosa. Io avevo cheisto fiducia e passione per cambiare. Mi pare che questo messaggio sia arrivato. Ora tocca a noi non tradire la fiducia degli italiani e se toccherà a me, giuro che non la tradirò mai", ha detto Nicola Zingaretti, in fila a piazza Mazzini.

E anche Roberto Giachetti interviene dopo il voto e chiarisce: "Bene i dati dell'affluenza al voto, spero sia finita l'epoca della guerriglia interna".

ll voto nelle varie regioni

Nel Savonese, in queste ore, ha votato, nel circolo di Carcare, Teresa Pizzorno, di 104 anni. La donna, nata nel febbraio del 1915, risulta essere tra le più anziane iscritte al partito. Intanto, però, nel Cosentino, uno dei seggi allestiti a Cassano allo Ionio, l'unico nella cittadina, è stato chiuso un'ora dopo l'apertura perché i due scrutatori designati non si sono presentati e non è stato possibile reperire dei sostituti. In un seggio del Pd a Catanzaro, invece, sono intervenuti alcuni agenti della Digos per effettuare alcune verifiche sulla regolarità del voto. L'intervento delle forze dell'ordine è iniziato subito dopo la segnalazione di una dirigente dem che contestava le procedure seguite e la legittimità del seggio, allestito nel quartiere Lido del capoluogo calabrese. In quella circostanza, la donna avrebbe anche denunciato un tentativo di aggressione.

Accuse che, però, sarebbero state negate dal comitato organizzatore e dai dirigenti del circolo locale, che hanno smentito irregolarità e l'attacco.

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