Pensioni, banche nel mirino della Lega

Un emendamento ferma l'aumento dell'età di uscita nel 2027 raddoppiando l'Irap

Pensioni, banche nel mirino della Lega
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La Lega torna alla carica sul settore bancario ma questa volta lo fa per bloccare l'età pensionabile. Un emendamento alla manovra presentato dal Carroccio ferma l'aumento di tre mesi dell'età per il ritiro, previsto in due tranche nel 2027-2028. La proposta firmata da Elena Murelli, Marco Dreosto ed Elena Testor disinnesca per due anni l'adeguamento, rinviando l'innalzamento dell'asticella contributiva. Una mossa dal costo non irrilevante, coperta però con un intervento altrettanto pesante: raddoppiare, da due a quattro punti percentuali, l'incremento dell'Irap a carico di banche e assicurazioni già introdotto dalla manovra. Si passerebbe, dunque, da 2,6 a 5,2 miliardi nel biennio.

Il cantiere delle modifiche non si ferma qui. Forza Italia prova a imprimere un segno in un settore che considera cruciale per la vita delle città: l'introduzione della cedolare secca per gli affitti commerciali. L'emendamento del senatore Roberto Rosso apre alla tassazione piatta al 21% per i contratti stipulati nel 2026 relativi a negozi e botteghe fino a 600 metri quadrati. Una misura che incontra il sostegno di Confedilizia - che da anni la chiede come alternativa a una tassazione "che erode più della metà del canone" - e che punta a rispondere all'allarme lanciato da Confcommercio: 140mila attività perse in dodici anni, una desertificazione commerciale che rischia di sottrarre altri 114mila esercizi entro il 2035.

La Lega, intanto, non rinuncia alla battaglia sulla cedolare secca per gli affitti brevi: un emendamento firmato da Massimiliano Romeo propone di cancellare l'aumento dal 21 al 26% previsto dalla manovra, finanziandolo con un ritocco più morbido sull'Irap dei grandi operatori finanziari. Sul fronte fiscale il Carroccio tenta anche di allargare la rottamazione-quinquies ai contribuenti decaduti dalla precedente definizione agevolata dopo un accertamento e studia una revisione dei criteri di decadenza dalle rate, riducendo gli interessi e introducendo un doppio sollecito prima del ritorno alle procedure ordinarie. Un cantiere tecnico che affianca quello pensionistico, dove Lega e Forza Italia chiedono il rinnovo di Opzione donna e la proroga di Quota 103 anche per il 2026, con oneri coperti dal Fondo sociale per l'occupazione.

Ampio fronte bipartisan, invece, sulla richiesta di abrogare la norma che estende il divieto di compensazione tra crediti agevolativi e debiti contributivi: maggioranza e opposizioni convergono sulla cancellazione totale o parziale dell'articolo 26, considerato troppo penalizzante per imprese e professionisti.

Sul capitolo trasporti arriva invece una frenata: il senatore di FdI Matteo Gelmetti ha ritirato l'emendamento che mirava a intervenire sulla disciplina degli scioperi nel settore trasporti, riconoscendo che la legge di Bilancio non è il terreno adatto per una riforma così delicata. La promessa è quella di un disegno di legge organico da presentare più avanti.

E come ogni anno, accanto ai grandi dossier spuntano le micro-misure, destinate a comporre il mosaico territoriale del Parlamento: dai musei della pizza, del vino e dell'olio proposti dalla Lega, ai fondi per gli oratori, passando per le detrazioni per tombe e sepolcri richieste (Fi), i

sostegni alla Nuova Orchestra Scarlatti di Napoli (Lega, Pd), le risorse per Umbria Jazz (FdI). Un catalogo variegato che potrebbe attingere al consueto tesoretto da 100 milioni l'anno o ricadere sui bilanci dei ministeri.

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