
Un piano per evacuare Gaza molto prima del previsto, già in ottobre. Secondo quanto riferito dal Times of Israel, che è stato informato da una fonte anonima, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha organizzato un incontro ad alto livello sulla cosiddetta "emigrazione volontaria" dei palestinesi dalla Striscia di Gaza, al quale hanno partecipato alti funzionari della Difesa e ministri del governo. Sul tavolo un piano che consentirebbe agli abitanti di Gaza di andarsene già a partire da ottobre via aerea o via mare. Fonti della difesa hanno riferito che Israele starebbe trattando con diversi Paesi africani per accogliere i cittadini di Gaza, ma non sarebbe stato raggiunto finora alcun accordo. L'ufficio del primo ministro, richiesto di un commento dal quotidiano israeliano, non ha dato alcuna risposta.
Ieri intanto è stato il giorno dei funerali delle vittime dell'attacco israeliano a Doha. Alle esequie dei cinque membri di Hamas e dell'agente di sicurezza uccisi nel quartiere generale dell'organizzazione palestinese in Qatar ha partecipato anche l'emiro Tamim bin Hamad Al Thani, mentre Hamas ha diffuso le immagini nelle quali si vedono solo due alti funzionari dell'organizzazione, Osama Hamdan e Izzat al Rishq. Quest'ultimo era tra gli obiettivi del raid dell'Idf. Nelle immagini non si vede invece Khalil al Hayya, indicato mercoledì dal presidente israeliano Isaac Herzog come l'obiettivo principale dell'attacco a Doha "perché ostacolava l'accordo di tregua e rilascio degli ostaggi". Non è ancora chiaro se al Hayya fosse alla riunione di Hamas di martedì nella capitale del Qatar, mentre la moglie e la nuora sarebbero rimaste ferite, come riferito dal portavoce dell'organizzazione Fawzi Barhoum nella prima conferenza stampa dopo il raid dell'Idf in Qatar. Barhoum ha parlato di "un crimine brutale che non ha solo danneggiato la sovranità di un Paese, ma anche ciò che il Qatar rappresenta. Questo crimine è una dichiarazione di guerra a tutti i Paesi arabi e islamici. Il fallito tentativo di Israele rappresenta un tentativo di ottenere una vittoria da sogno dopo il fallimento a Gaza".
Non è chiaro quanto gli Stati Uniti fossero a conoscenza dell'attacco israeliano di martedì. Nonostante ciò, il governo del Qatar ha affermato di non voler rivedere i suoi accordi di sicurezza con Washington. "La partnership per la sicurezza e la difesa tra il Qatar e gli Stati Uniti è più forte che mai e continuerà a crescere", si legge nel comunicato di Doha, che da anni svolge un ruolo di mediatore chiave non solo nelle trattative tra Usa e Iran e tra gli Usa e i talebani afgani, ma anche tra Hamas e Israele. E non a caso il Qatar è stato tra i principali artefici, con gli Stati Uniti, della liberazione della studentessa israelo-russa Elizabeth Tsurkov, scambiata con due prigionieri affiliati a fazioni legate a Hezbollah che operano in Iraq.
La Tsurkov, che è stata nelle mani di Hezbollah per due anni e mezzo in Iraq e che è stata ricoverata in un ospedale israeliano a causa delle sue precarie condizioni di salute, ha ricevuto ieri la visita di Netanyahu, al quale ha descritto le dure condizioni della prigionia e ha espresso la speranza per il ritorno di tutti gli ostaggi ancora a Gaza.