Coronavirus

Il piano di Johnson: niente obblighi e certificati. Ma via alla terza dose per affrontare l'inverno

E Putin, negativo e vaccinato, si autoisola: troppi positivi nel suo staff

Il piano di Johnson: niente obblighi e certificati. Ma via alla terza dose per affrontare l'inverno

Aumentare il numero dei vaccinati, suggerire alle persone di utilizzare le mascherine quando è necessario, lavarsi le mani e fare i tamponi. Solo alla bisogna l'introduzione di misure extra per combattere il virus nei mesi freddi che includono il passaporto vaccinale, le mascherine obbligatorie e il lavoro da remoto.

Eccolo qui, in sintesi, il Boris-pensiero ovvero, i due piani studiati dal governo conservatore britannico, per battere la pandemia nella prossima stagione autunno-inverno. A presentarli ieri pomeriggio, è stato lo stesso premier in una conferenza stampa a cui hanno partecipato anche il capo del servizio di Medicina Inglese, professor Chris Whitty, e sir Patrick Vallance capo della Commissione scientifica del governo. Qualche ora prima era invece toccato al ministro della Salute, Sajid Javid, informare il Parlamento sulle prossime mosse del servizio sanitario nazionale che inizierà a somministrare la terza dose di vaccino agli adulti che hanno più di 50 anni, ai giovani con particolari condizioni di salute e ai lavoratori dei servizi sanitari e sociali, a partire dalla prossima settimana. Unico criterio, dovranno essere passati almeno sei mesi dalla somministrazione della seconda dose. Saranno quindi circa 30 milioni a ricevere il richiamo vaccinale la cui campagna partirà immediatamente. «Abbiamo recepito i suggerimenti della commissione scientifica - ha detto Javid - e la terza dose proteggerà i più vulnerabili durante i mesi invernali, poiché è provato che la protezione offerta dai vaccini si riduce nel tempo, in particolare nelle persone più anziane, quindi il richiamo è uno strumento per tenere il virus sotto controllo». Perché l'obiettivo finale di questo programma è far sì che la popolazione non abbassi la guardia, pensando che la pandemia sia ormai solo un ricordo. «Il Covid rimane un rischio ben presente - ha infatti ricordato Johnson durante la conferenza stampa - ma adesso qui siamo in grado di affrontarlo meglio».

Nel corso dell'incontro con la stampa, sono stati diffusi gli ultimi dati nazionali sul virus che rivelano un trend in leggero calo per quanto riguarda i contagi (ieri le persone infette erano 26.628), ma in salita sia per quanto riguarda i ricoveri che i decessi. Saranno questi ultimi due dati che verranno tenuti d'occhio nei mesi a venire, oltre allo «stato di salute» del servizio sanitario nazionale e che, se preoccupanti, potranno far scattare l'introduzione del piano B. Riguardo alla posizione dei no vax e ai diversi tentativi, messi in atto anche sui social, per indurre la gente a non vaccinarsi, Whitty ha dichiarato: «Vengono messi in giro molti falsi miti sulle conseguenze vaccinali che semplicemente non sono veri. Alcuni detrattori sono persone con delle convinzioni personali, ma altri che vanno in giro a gettare discredito, dovrebbero semplicemente vergognarsi».

Sul fronte internazionale intanto si registra che il presidente russo Putin, vaccinato e negativo al tampone, è da ieri in autoisolamento a tempo indefinito in seguito ad una serie di casi diffusisi nel suo staff.

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