Coronavirus

Picco passato, i numeri ora scendono Ma fino a Pasqua regnerà il «rosso»

Terzo giorno di calo tendenziale: 23.832 nuovi casi e 401 morti Toscana e Calabria probabilmente nell'area di maggior rischio

Picco passato, i numeri ora scendono Ma fino a Pasqua regnerà il «rosso»

Se tre indizi fanno una prova, il culmine della cosiddetta terza ondata del virus è appena passato. Per il terzo giorno consecutivo il numero dei contagi scende rispetto allo stesso giorno della settimana precedente, ciò che fa calare il dato mobile dei contagi settimanali. Niente di clamoroso, per ora. Ma i 23.832 contagi di ieri portano il totale degli ultimi sette giorni a 154.539, mentre il 17 marzo il totale degli ultimi sette giorni era di 158.596. In tre giorni il numero di contagi settimanali ogni 100mila abitanti è passato da da 265,92 a 259,11. sembra poco ma la tendenza è chiara.

Naturalmente non si deve cantare vittoria, ma presto anche gli altri numeri scenderanno. Anche quelli che richiedono più tempo per risentire positivamente della flessione della curva dei contagi. Come i dati ospedalieri, che rallentano ma continuano a salire (ieri 30.448 ricoverati in tutto, +226; e 3.387 letti di terapia intensiva occupati, +23, con una percentuale di occupazione del 37,40) e il conto dei morti, che con 401 torna sopra quota 400: il totale degli ultimi sette giorni è 2.761, il 19,89 per cento in più rispetto ai 2.303 della settimana precedente. Probabile che i decessi debbano aspettare un mese per scendere sotto la fatidica quota cento al giorno.

La combinazione dei vari dati, quelli che migliorano lentamente e quelli che peggiorano altrettanto lentamente, danno l'idea di un plateau che non fa immaginare cambiamenti di colore nei prossimi giorni. Soprattutto perché le prossime decisioni della cabina di regia saranno prese venerdì prossimo sulla base del report che farà un fermo immagine a oggi, 21 marzo. Quindi è pensabile che tutte le regioni attualmente in rosso resteranno tali, anche la Campania che coltiva impropriamente sogni di arancione. Semmai ci sono la Toscana e la Calabria che sembrano in predicato di passare anche loro nella fascia di rischio maggiore. La Toscana ha ieri sfondato la fatidica quota dei 250 contagi settimanali ogni 100mila abitanti (252,42, frutto dei 9.321 totali contagi dal 14 marzo) e difficilmente difenderà il suo status. Il governatore Giani sembra già rassegnato e ha ieri messo in rosso Versilia, Valdarno inferiore, Empolese Valdelsa e Grossetano. Della Calabria preoccupa l'escalation di numeri ancora relativamente bassi: 2.214 nuovi contagi negli ultimi sette giorni 2.214 nuovi contagi, il 27 per cento in più dei 1.743 del 7-13 marzo. In questo momento comunque nove regioni registrano dati in calo: Lombardia, Campania, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Umbria, Molise e le province autonome di Trento e Bolzano.

Arrabbiatissima la Sardegna, che è finita in arancione direttamente dal bianco con numeri sostanzialmente stabili: negli ultimi sette giorni 720 contagi (44,68 ogni 100mila abitanti) contro i 711 della sttimana precedente (44,12).

Di «misura assurda» parla Pierluigi Saiu, presidente della commissione Autonomia e Riforme, mentre Coldiretti calcola in un milione di euro il danno economico per le strutture ricettive dell'isola.

Commenti