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"Piccola dinanzi ai giganti. Risponderò con il lavoro"

La neopresidente promette impegno e niente sconti: "Sono e sarò una politica irreprensibile"

"Piccola dinanzi ai giganti. Risponderò con il lavoro"

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Chiara Colosimo, appena eletta alla presidenza della commissione antimafia, usa in pubblico il verbo «tramandare». Il riferimento è alle nuove generazioni, e forse sarà questa la parola d'ordine che orienterà il suo incarico. Perché la mafia - afferma la parlamentare di Fratelli d'Italia - non può essere percepita come lontana nel tempo. Dopo il primo pensiero rivolto a Giovanni Falcone, nell'anniversario di Capaci, pure uno a Paolo Borsellino. Perché a loro - incalza la Colosimo - «noi dobbiamo il solenne impegno a combattere la solitudine degli uomini e delle donne di giustizia». Cresciuta al fianco di Giorgia Meloni sin da giovanissima, promette impegno «sulle spalle» dei giganti e nessuno sconto, come da suo stile.

La sinistra ha provato un fuoco di sbarramento. Ma la maggioranza ha tirato dritto. Si tratta di un segnale di unità.

«L'opposizione ha voluto dar credito a polemiche strumentali. Che mi auguro siano definitivamente archiviate. Ma la maggioranza ha risposto con poche parole ed un fatto. Ringrazio tutti i senatori e deputati che hanno partecipato a questa elezione dell'Ufficio di presidenza. Auspico che tutti noi, insieme, potremo svolgere un lavoro proficuo, offrendo un contributo fattivo all'attività di contrasto alla criminalità organizzata. Ognuno cercando di far valere, con dignità ed onore, la propria specifica visione delle funzioni di questo collegio parlamentare».

Hanno provato ad affossarla in tutti i modi, soprattutto a livello mediatico. Magari sanno che ha tirato fuori più di qualche scandalo in Regione, penso al caso mascherine o alla commissione sul caso Allumiere.

«Credo che ognuno di noi debba essere giudicato per ciò che ha fatto. Queste parole di Falcone hanno sempre guidato la mia vita e la mia attività politica quindi mi permetto di rispondere così. Nella mia vita hanno sempre parlato i fatti e le battaglie che ho condotto sin qui. Alcuni giornalisti che hanno voluto scrivere di me hanno omesso fatti che loro stessi conoscono e hanno scritto. Ma non voglio fare ulteriori polemiche, inizio un nuovo percorso e lo porterò avanti, come sempre con dedizione e passione e grande responsabilità».

Lei è stata eletta nell'anniversario della strage di Capaci.

«Ho rivolto subito il mio primo pensiero a Giovanni Falcone nell`anniversario della strage di Capaci alla moglie Francesca Morvillo, e alla sua scorta: Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo. E alle vittime di tutte stragi di stampo mafioso e terroristico. Ero incredibilmente emozionata e lo considero un onore, ma è anche un segno. Sono infinitamente piccola di fronte a questi giganti, ma sulle loro spalle e nelle loro impronte farò tutto, anche oltre le mie forze».

Chi la conosce bene, dice che lei sia un'intransigente. La mafia è cambiata, anche nel rapporto con la politica.

«Sono così. E voglio essere così, irreprensibile. E penso sinceramente, debba esserlo la politica».

«Pagina nera», «commissione che parte zoppa»: queste sono solo alcune delle frasi con cui è stata dalla minoranza. C'è un clima d'intolleranza e non è alimentato dal governo.

«E non lo alimenterò io. L'opposizione sa che questa polemica è assurda. Ho già risposto e risponderò con un lavoro indefesso e senza sconti».

Cosa si sente di dire alle famiglie delle vittime di mafia e di terrorismo?

«Semplicemente che la Commissione è casa loro, che ho profondo rispetto per loro e per il loro dolore. Non una parola di più. Sarò sempre attenta e pronta ad ascoltarli alla ricerca della verità».

Una promessa che può fare all'Italia

«La mia promessa é rivolta alle nuove generazioni che rischiano di vedere troppo lontani nel tempo gli attentati e le stragi che hanno cambiato il volto dell'Italia e che potrebbero non aver mai ascoltato il grido di un Santo che scosse la Valle dei Templi. Dobbiamo dare una risposta ai più giovani ricordando che non siamo a Finis terrae, perché la criminalità non è ancora sconfitta.

A loro dobbiamo il nostro impegno e quello della commissione antimafia».

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