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Platinette contro il ddl Zan: "Legge che discrimina, offesa per le donne"

Platinette ancora una volta difende la libertà di espressione contro il ddl Zan a La Zanzara, sostenendo si tratti di un provvedimento discriminatorio

Platinette contro il ddl Zan: "Legge che discrimina, offesa per le donne"

Platinette, al secolo Mauro Coruzzi, è la drag queen più famosa del Paese. È stata sdoganata in tv quando ancora l'argomento dell'omosessualità era un tabù, figuriamoci le drag queen. Per lungo tempo è stata una delle bandiere della comunità LGBT+ italiana finché non ha deciso di schierarsi contro il ddl Zan e contro alcune battaglie che lei, personalmente, non condivide. Da qualche tempo indossa molto meno spesso i panni della drag queen e si mostra in tv e pubblicamente in abiti maschili, come Mauro Coruzzi.

"Non siamo panda"

La sua contrarietà al ddl Zan non è novità e Platinette ha voluto rimarcare la sua posizione anche durante un'intervista irriverente, come sono quasi tutte quelle fatte da Giuseppe Cruciani per La zanzara, il programma in onda su Radio24. Giuseppe Cruciani è noto per essere un giornalista senza filtri e nelle sue trasmissioni radiofoniche non si fa troppi problemi a essere dissacrante e spesso fuori misura. "Siccome ci stanno rompendo i coglioni su questo Ddl, come se fosse la salvezza di tutti gli omosessuali che vengono picchiati, io voglio portare avanti una grande battaglia, perché le leggi già ci sono", ha esordito il conduttore per introdurre l'argomento. Un assist perfetto per Platinette, che l'ha colto al volo: "È una legge che discrimina. Non siamo come i panda, a rischio estinzione. Finisce per discriminare, come dice la Concia. Se passasse mai che l’utero in affitto è una regola praticabile, è una forma di offesa per le donne".

"Ddl pretestuoso"

Mauro Coruzzi, alias Platinette, ancora una volta ha preso una posizione netta contro il ddl Zan. David Parenzo, co-conduttore della trasmissione, ha evidenziato come nel Ddl non ci sia riferimento all'utero in affitto ma la posizione dell'opinionista non è cambiata nel merito dell'argomento: "Non sono contrario al Ddl ma mi sembra una limitazione della libertà espressiva". Parenzo si è scagliato in difesa del ddl Zan ma ha trovato la risposta pronta di Platinette: "La legge non cambia l’etica. Una legge che dovrebbe introdurre nelle scuole il concetto di diversità di genere, inteso come l’unico praticabile. È una legge pretestuosa e discriminante verso altre categorie di persone. Come nei confronti delle donne".

Cruciani e Platinette hanno sostenuto come non possa essere una legge a educare le persone e che una legge contro i reati con l'aggravante dell'omofobia già esiste. Questo concetto è stato sostenuto in più occasioni anche da Platinette: "La discriminazione a favore degli omosessuali penalizza le donne. Le leggi non cambiano i comportamenti. C’è una morale conservativa in questo Ddl. L’Italia non è un Paese omofobo, è un Paese pieno di cretini che pestano dei ragazzi che si baciano per strada. Ma c’è già una legge.

Ciò che mi spaventa di questo Ddl Zan è la limitazione del concetto di libertà espressiva".

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