Polemica sulla Cia: su Twitter 40 foto con la fine di Osama

Valeria Robecco

New York Una diretta Twitter per celebrare i cinque anni dall'uccisione di Osama Bin Laden: la Cia ha deciso di commemorare così il blitz nel compound di Abbottabad, in Pakistan, durante il quale le forze speciali americane hanno stanato ed eliminato l'ex leader di Al Qaida. «La morte di Bin Laden ha segnato una vittoria significativa nella campagna guidata dagli Usa per smantellare l'organizzazione terroristica», ha twittato l'agenzia di intelligence, dando poi il via a una serie di messaggi sulle fasi salienti dell'operazione «Neptune Spear» come se fosse avvenuta oggi, una cronaca minuto per minuto della missione, insomma, con l'hashtag #UBLRaid. La diretta postuma sul sito di microblogging, però, ha suscitato reazioni contrastanti: sul web non è piaciuta a molti, ed è stata definita «inappropriata», «di cattivo gusto», «provocatoria», «imbarazzante» e «non professionale». Il portavoce della Cia Ryan Trapani invece ha difeso con forza l'iniziativa, affermando che «la neutralizzazione del capo dell'organizzazione terroristica è una delle più grandi operazioni di intelligence di tutti i tempi». «E in occasione del suo quinto anniversario, è giusto e opportuno onorare tutti coloro che hanno dato il loro contributo a questo risultato», ha aggiunto.

L'agenzia è approdata due anni fa su Twitter, usandolo prevalentemente per i profili di agenti uccisi in servizio o per commenti dei suoi dirigenti. Questa volta, invece, ha voluto ricostruire per i suoi 1,3 milioni di follower il blitz in una decina di tweet, dall'approvazione dell'operazione all'13.25 ora di Washington al decollo e all'atterraggio degli elicotteri nel compound di Abbottabad, dall'individuazione di Bin Laden al terzo piano dell'edificio alla sua uccisione, sino alla conferma della probabile identificazione della vittima, alle 17.01, quando la missione si è conclusa. Insieme al racconto dell'operazione sono state postate anche alcune foto, tra cui una vista dall'alto del nascondiglio e l'immagine iconica del presidente Obama che segue il blitz in diretta dalla «situation room» della Casa Bianca insieme - tra gli altri - al suo vice Joe Biden e all'allora segretario di stato Hillary Clinton.

Nonostante ne sia stata annientata la «testa», il capo della Cia John Brennan è convinto però che Al Qaida non vada dimenticata: «Ne abbiamo distrutto gran parte, ma non è completamente eliminata, quindi dobbiamo rimanere concentrati su quello che può fare», ha spiegato in una intervista con Nbc. Oggi tuttavia obiettivo numero uno dell'agenzia è la lotta all'Isis e la caccia al suo leader, il Califfo Abu Bakr al-Baghdadi. Brennan si è detto sicuro sul fatto che lo Stato Islamico sarà distrutto e al Baghdadi catturato.

A suo parere «se il Califfo venisse ucciso ci sarebbe un grande impatto sull'Isis, che accuserebbe il colpo», ma non ha nascosto che la battaglia contro il gruppo terroristico deve affrontare sfide uniche perché non si tratta solo di una organizzazione, ma di un vero e proprio «fenomeno».

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