L'affondo di Renzi: "La Rai? Lottizzazione selvaggia di Conte e 5S"

Nel dibattito entra anche il senatore azzurro Gasparri, in qualità di membro della vigilanza Rai: "Stop a operazioni lottizzatorie come quelle che Enrico Letta annuncia approfittando del caos di questi giorni"

L'affondo di Renzi: "La Rai? Lottizzazione selvaggia di Conte e 5S"

La Rai torna al centro delle polemiche e del dibattito politico, in particolar modo dopo quanto accaduto in occasione del concertone del primo maggio tra Fedez ed i vertici dell'Azienda a causa del caso di presunta censura: a dire la sua sulla vicenda, e più in generale sulla situazione della televisione pubblica nazionale, è il leader di Italia Viva Matteo Renzi.

L'affondo di Renzi

"Il Primo Maggio dovrebbe far riflettere sulle difficoltà dei lavoratori, a cominciare dalle troppe vittime sul lavoro, come la terribile vicenda di Luana D'Orazio, giovane operaia di Montemurlo, madre di una bimba: una storia devastante. Si è finito col parlare molto di più di Fedez e della censura", dichiara l'ex premier sulle Enews del sito che porta il suo nome. Una vicenda sulla quale, comunque, ha voluto esprimere la propria opinione, puntando il dito contro i vertici della Rai e contro coloro che dapprima li hanno scelti ed infine li criticano proprio per la gestione della vicenda Fedez."Mia opinione sulla vicenda: la Rai non può censurare nessuno e chi si sente diffamato deve rivolgersi ai tribunali", spiega l'ex sindaco di Firenze. "Detto questo, cerchiamo di essere chiari: a me non interessa che qualcuno del centrosinistra immagini di incoronare Fedez come nuovo leader: se lo ha fatto Grillo, può ben farlo Fedez. E se un cantante vuol parlare, parla di quello che vuole: non gli puoi far polemica per il cappellino della Nike o per lo sponsor Amazon. Lo ascolti: se ti piace lo sostieni, se non ti piace lo critichi, si chiama libertà".

Dopo la premessa, Renzi affonda il colpo contro i responsabili di quella che definisce senza mezzi termini "lottizzazione selvaggia" dell'Azienda. "Ciò che trovo stucchevole e ipocrita è la manifestazione di quei politici che attaccano i vertici Rai per la censura dopo aver voluto, nominato e difeso per tre anni quegli stessi vertici Rai", attacca l'ex segretario dem. "Quando il solo Michele Anzaldi attaccava la propaganda del Tg1 o i pagamenti con soldi pubblici a discussi opinionisti, tutti zitti", precisa Renzi. "Poi Fedez parla di censura e incassa l'appoggio proprio di chi ha indicato, protetto e sostenuto quei vertici. E se non fosse sufficientemente chiaro, lo dico meglio: Giuseppe Conte e i Cinque Stelle hanno voluto questi vertici e prodotto una lottizzazione selvaggia. E adesso fanno la morale sulla censura. A chi? A coloro che hanno nominato? Stanno prendendo le distanze da loro stessi", conclude polemicamente l'ex premier.

Le parole di Gasparri

Nella bagarre interviene anche Maurizio Gasparri, membro della vigilanza Rai, che lancia l'allarme sulle "operazioni lottizzatorie" che starebbe pianificando il segretario del Pd Enrico Letta, il quale ha colto al balzo le polemiche di questi giorni per allungare le mani sul servizio pubblico. "La sinistra litiga al suo interno. Il rapper è di sinistra, la dirigente di rete è di sinistra, il concerto è di sinistra, Enrico Letta è di sinistra e usano l'ultima polemica per una maxi lottizzazione. Abbiamo votato in vigilanza contro le porte girevoli, ovvero abbiamo introdotto la clausola di non concorrenza. Quindi la annunciata lottizzazione, denominata Andreatta, non si può fare. Chi se ne è andato dalla Rai non può rientrare a suo piacimento solo perché lo ha deciso il segretario di un partito", attacca il senatore di Forza Italia, che chiede al governo di difendere il pluralismo e la competenza all'interno del servizi pubblico. "All'interno della Rai esistono queste qualità per garantire questi obiettivi essenziali. Dall'esterno possono arrivare soltanto incompetenti. Fanno ridere manager sconosciuti che ringraziamo per essere stati evocati non si sa da chi, annunciando il loro ritiro. Ma chi li ha cercati? Se ne stiano a casa. La Rai ha bisogno di qualità, non di improvvisatori. Chi arrivasse dall'esterno, e la storia recente ce lo dimostra, passerebbe i primi anni a capire dove sta e gli ultimi mesi a contare i giorni per l'uscita dall'azienda".

Bisogna pertanto evitare ulteriori operazioni di lottizzazione, spiega in conclusione il senatore azzurro,"come quelle che Enrico Letta annuncia approfittando del caos di

questi giorni. Ed eviti di fare la questua 'poltronaria' perfino a palazzo Chigi. Da lì lo cacció Renzi e non ci tornerà. E i grillini tacciano perché loro dall'esterno hanno infilato nella Rai persone inadeguate".

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