Porta il cibo ai suoi due cani e loro lo sbranano

L'uomo, 74 anni, non è sopravvissuto ai morsi degli animali. Ferita anche la moglie

Porta il cibo ai suoi due cani e loro lo sbranano

Un 74enne di Brugnera, in provincia di Pordenone, ieri pomeriggio intorno alle 13.24, è stato aggredito a morsi da una coppia di cani da difesa di proprietà del nipote.

L'uomo è entrato nel recinto dei cani, vicino a casa, e quando ha appoggiato per terra la ciotola del cibo è stato aggredito. Ha cercato di fuggire, ma non ha fatto in tempo. Quando sono arrivati i soccorsi, l'uomo era già morto.

La moglie, attirata dalle grida del marito, ha cercato di salvarlo ma è stata morsa anche lei dai cani. Adesso è ricoverata in ospedale ma le sue condizioni non sarebbero gravi. Ad intervenire sul posto sono stati i carabinieri di Sacile.

«La questione dei cani aggressivi e potenzialmente pericolosi per la salute dell'uomo deve essere affrontata una volta per tutte». Lo afferma il Codacons che, dopo l'ultimo grave episodio registrato a Brugnera, rinnova la sua richiesta di istituire un «patentino obbligatorio per chi possiede cani particolarmente potenti e potenzialmente pericolosi».

«Al di là del caso specifico e delle dinamiche che hanno causato l'aggressione, è indubbio che esistano razze di cani potenzialmente pericolose per l'uomo», afferma il Codacons, aggiungendo che «indipendentemente dall'educazione che si dà al proprio animale, è universalmente riconosciuto che esistono razze, come i pitbull o i rottweiler, che per le loro caratteristiche (potenza, robustezza, dentatura) possono provocare ferite letali in caso di morsicatura».

«Per tale motivo - prosegue l'associazione - chiediamo da tempo un patentino obbligatorio per chi possiede cani particolarmente potenti e potenzialmente pericolosi. Il morso di un volpino, infatti, non causa certo le stesse ferite del morso di un rottweiler o di un pitbull».

Secondo il Codacons, «l'aver eliminato la lista delle 17 razze di cani a rischio introdotte dall'ex Ministro Sirchia ha di fatto cancellato qualsiasi obbligo per i loro proprietari, con conseguenze negative sul fronte della sicurezza, e ha portato ad un aumento di morsicature e attacchi, al punto che in Italia si registrano

ogni anno 70mila casi di aggressioni all'uomo da parte di cani».

Di avviso opposto le associazioni animaliste: «Non esitono cani feroci per natura, ma solo padroni incapaci di rapportarsi in maniera corretta con i loro cani»

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