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"Il" presidente e "La" Metsola

Sui social, ormai diventati un "Grande fratello" a cui nulla sfugge, gli scherzi e le battute sono iniziati ieri.

"Il" presidente e "La" Metsola

Sui social, ormai diventati un «Grande fratello» a cui nulla sfugge, gli scherzi e le battute sono iniziati ieri. Ma il comunicato sul sito di Palazzo Chigi è stato pubblicato nella serata del 3 novembre. Il titolo, anonimo, non lascia presagire nulla di particolarmente interessante: «Il presidente Meloni incontra i vertici delle istituzioni europee». «Il» presidente Meloni: a qualcuno continua a sembrare strano, ma la novità è stata ormai a sufficienza assimilata. La sensazione di lieve spaesamento inizia inoltrandosi nella lettura del testo. Perchè «il presidente Meloni» incontra «la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola» e poi ancora «la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen». Un presidente (donna) incontra una presidente (donna) e tutto risulta da un comunicato ufficiale. Per Palazzo Chigi, dunque, la riforma linguistica e di genere si ferma alle frontiere nazionali. Di qua il maschile, di là il femminile. Oppure, se non è questione di frontiere, è questione di scelta, ad apparente dimostrazione del fatto che (ma non tutti sono d'accordo) il genere è fluido ed è comunque frutto di un percorso personale.

O forse, molto più semplicemente, a riprova del fatto che la scelta del genere maschile per «il nuovo premier» si è rivelata una strada complicata e piena di insidie.

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