Era il 6 gennaio del 1980 quando Piersanti Mattarella, presidente della Regione Sicilia, dc vicino ad Aldo Moro, veniva ucciso dalla mafia a Palermo a 45 anni. A tirarlo fuori dalla macchina ormai morto il fratello minore Sergio, oggi presidente della Repubblica. Sul posto arrivò subito Pietro Grasso, allora giovane magistrato della Procura di Palermo.
Piersanti Mattarella, già dedito alla lotta alla speculazione edilizia, aveva preso posizioni nette contro la mafia dopo l'omicidio del giornalista Peppino Impastato, nel 1978, e a proposito della gestione dell'assessorato all'Agricoltura, strategico per gli interessi di Cosa Nostra.
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