Primarie, a Bologna l'insidia renziana rischia di scatenare il caos

A Bologna il centrosinistra si gioca tutto. Una vittoria di Matteo Lepore porterà il Pd tra le braccia del M5S, mentre un successo della renziana Isabella Conti avrà effetti dirompenti sullla coalizione

Primarie, a Bologna l'insidia renziana rischia di scatenare il caos

A Bologna si gioca la partita più importante. L'esito delle primarie odierne traccerà il percorso delle alleanze. Una vittoria di Matteo Lepore porterà il Pd tra le braccia del M5S, mentre un successo della renziana Isabella Conti sconquasserà gli equilibri interni al centrosinistra.

“Contrariamente a quanto la stampa nazionale sostiene, queste sono primarie cattive perché la posta in gioco è quella di diventare sindaco di Bologna”, spiega Gianfranco Pasquino, docente di Scienza Politica all'università di Bologna che vede nell'affluenza al voto il fattore determinante per la vittoria di uno o dell'altro candidato. “Da una parte c'è chi sostiene che, se la partecipazione dovesse essere molto alta, potrebbe vincere la Conti perché attrae voti al di fuori del perimetro del partito. Se, invece, la partecipazione fosse bassa, potrebbe vincere Lepore”, sottolinea il politologo torinese.

Quest'ultimo è il favorito “non fosse altro perché è assessore al Comune di Bologna da 10 anni, mentre Isabella Conti è sindaco di un altro Comune”, ricorda il sondaggista Federico Benini, fondatore di Winpoll che aggiunge: “Lepore, poi, è il candidato ufficiale del Pd, anche se alcuni esponenti locali appoggiano la sua avversaria”. L'unica incognita sono gli elettori di centrodestra che potrebbero andare a votare “la Conti per 'inquinare' il voto”. “In quel caso – spiega Benini - Lepore potrebbe vincere di misura e la sua candidatura si potrebbe appannare”. “Bologna non è contendibile, è una città sistemica dove tutta una serie di fattori farà sì che vincerà il candidato più vicino all'establishment attuale, ossia Lepore”, sentenzia il sondaggista Alessandro Amadori.

L'ex assessore alla Cultura vanta anche il sostegno delle sardine e l'endorsement del leader in pectore del M5S, Giuseppe Conte. Una vittoria di Matteo Lepore, infatti, aprirebbe la strada all'alleanza Pd-M5S, di certo non indispensabile per la vittoria l Comune di Bologna. Nonostante questo, secondo Castellani, dem e pentastellati cercheranno di andare uniti anche nel capoluogo dell'Emilia-Romagna perché “si pensa che l'alleanza con i Cinquestelle, a Bologna (ma non solo), possa essere un laboratorio per un'intesa da stipulare anche a livello nazionale, sebbene ancora non si sappia con quale legge elettorale si voterà alle Politiche”. Il sondaggista Renato Mannheimer chiosa: “A livello nazionale questo accordo con il M5S ha rappresentato l'abbandono dell'aspetto identitario del Pd che sembra essersi appoggiato troppo alla linea confusa e approssimativa dei Cinquestelle”.

Per quanto riguarda Bologna, invece, la vittoria finale del centrosinistra non sembra in discussione “tuttavia il centrosinistra è in difficoltà in tutta Italia e potrebbe esserlo anche nella sua città simbolo. Ricordiamoci che Bologna ha avuto un sindaco di centrodestra tanto tempo fa....”.

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