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Primo gruppo ma invisibili in Aula: la resa dei 5 Stelle

Né alla Camera né al Senato hanno parlato i big. Il sarcasmo social sul discorso della fotosintesi

Primo gruppo ma invisibili in Aula: la resa dei 5 Stelle

Per una giornata, la più importante, il M5s è tornato il partito dell'uno vale uno. Dove i parlamentari sono intercambiabili, allora uno vale l'altro. Tanto i leader del grillismo, Giuseppe Conte e Luigi Di Maio, in Aula al Senato non potevano parlare perché seduti tra i banchi del governo. L'altro volto simbolo, Alessandro Di Battista, non si è fatto eleggere e ha guardato il dibattito in Tv. Mentre Paola Taverna, vicepresidente del Senato, è stata lasciata in panchina. Troppo forti nel Palazzo gli echi dei suoi attacchi feroci contro il Pd, sfoderati in Parlamento negli anni scorsi. Quindi rimane Ettore Licheri, che è capogruppo a Palazzo Madama, eppure sostanzialmente ignoto al grande pubblico. Un intervento onesto, in cui il climax si è raggiunto nel momento in cui Licheri ha detto: «Fino a qualche mese fa Salvini pensava che il Covid fosse poco più che una influenza». Invece Andrea Cioffi, ex sottosegretario gialloverde, senatore di Salerno, è uscito per una giornata dal limbo della notorietà ai soli addetti ai lavori. Il giorno dopo il discorso di Cioffi diventa virale.

E non c'è da meravigliarsi. Dato che il grillino è ricorso alla metafora della fotosintesi clorofilliana per spiegare l'azione politica del M5s. Il tutto con un tocco new age. «Basta pensare al ciclo del glucosio. Il sole, motore della vita, quando il verde della primavera esplode e ricopre la terra di fremito, di potere, di energia vitale», questo è uno dei passaggi dell'intervento lisergico. Peccato che il canale youtube dei Cinque stelle lo abbia pubblicato omettendo dal filmato la parte sul glucosio e la fotosintesi. «Avete tagliato la parte più imbarazzante dell'intervento. Vi vergognate dei vostri stessi rappresentanti tanto da censurarli?», commenta un utente su youtube. Altri utenti chiedono a gran voce: «Vogliamo la versione integrale, imbarazzante».

Uno dei più conosciuti della formazione stellata schierata nel giorno decisivo è Gianluca Perilli, ex capogruppo. Poi c'è Agostino Santillo, ingegnere casertano tra i più strenui oppositori del Mes, che però ha parlato per esprimere il suo appoggio al progetto europeista del premier Conte. Interviene Barbara Floridia, insegnante di Messina, che conia il termine «esterefazione», come fatto notare ieri dal Giornale. Quindi Alessandra Maiorino, Arnaldo Lomuti, Vincenzo Santangelo e Gianluca Ferrara. Schema speculare il giorno prima, durante il dibattito sulla fiducia alla Camera, tra Antonio Federico, Nicola Provenza e Maria Soave Alemanno.

Tanto ormai uno vale l'altro, tutti per Giuseppe Conte.

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