Coronavirus

La primogenita Maria per dire al Paese che non c'è pericolo

"Una delle mie figlie si è fatta vaccinare, prendendo di fatto parte alla sperimentazione". Composto e serafico, il presidente Vladimir Putin lo spiega durante la conferenza stampa più seguita di sempre

La primogenita Maria per dire al Paese che non c'è pericolo

«Una delle mie figlie si è fatta vaccinare, prendendo di fatto parte alla sperimentazione». Composto e serafico, il presidente Vladimir Putin lo spiega durante la conferenza stampa più seguita di sempre, annuncia che il vaccino è pronto, è stato testato. Il mondo lo guarda, è una nuova corsa alla Luna questo rimedio che tutti aspettano e che la Russia ha deciso di chiamare Sputnik. Lui si gioca la cartuccia più preziosa, la figlia. Spara alto: «lo ha provato, aveva la febbre ora sta meglio». Coraggio e amor di patria. Non la chiama mai per nome, resta generico, ma in molti sono pronti a giurare che la prescelta sia lei, la misteriosa e preziosa Maria Vorontsova alias Putin, la figlia maggiore di 35 anni, endocrinologa infantile nonché scienziata affermata, esperta in medicina, ingegneria genetica e intelligenza artificiale, come la sorella Katerina Tikhonova pare. Talenti segreti e nascosti perchè la loro vita da sempre è top secret.

Il presidente è sempre stato molto geloso della privacy delle sue ragazze e fino a poco tempo fa non si conosceva neppure la loro identità. Altro che paparazzi. Nessuno ha mai osato e alle insistenti domande dei giornalisti lui si è limitato a sorridere come ogni padre compiaciuto e orgoglioso. Solo qualche mezza frase data in pasto alla folla ogni tanto, «Parlano tre lingue straniere. Non solo, ma le usano anche nel loro lavoro». Da vero agente del Kgb non ha mai confermato i nomi delle figlie, né la loro età, o il loro lavoro, «Non l'ho mai fatto e non lo farò adesso». Quel che si sa sono solo briciole rubacchiate di qua e di là; in un'intervista del 2018 Maria, sposata con un manager olandese, è comparsa in pubblico parlando del lavoro. Naturalmente sempre con il «nuovo» cognome e senza mai fare riferimento al presidente. Da piccole frequentavano la scuola tedesca di Mosca, poi, già dopo la nomina a primo ministro nel 1999, vennero fatte studiare a casa con istitutori privati. All'università sono andate con le false identità che hanno tuttora. In una occasione Putin aveva detto chiaro e tondo: «Non voglio che crescano come principesse!». Oggi lo ha dimostrato al mondo intero.

Maria ha fatto la sua parte in questa corsa al vaccino.

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