Prodi a Scalfari: "La Germania si è presa l'Europa". E sulla Siria: "Obama rafforzi Assad"

Prodi a colloquio con Scalfari: "Obama deve sostenere Assad"

Prodi a Scalfari: "La Germania si è presa l'Europa". E sulla Siria: "Obama rafforzi Assad"

Nel lungo colloquio tra il fondatore di Repubblica e l'ex presidente del Consiglio c'è spazio anche per parlare di Italia. "La ripresa - dice Prodi - comincia a manifestarsi anche da noi. È ancora poco percepibile ma segnali di miglioramento ci sono e Renzi
è molto bravo nel trasformarli in consenso. Naturalmente è una ripresa economica che non dipende soltanto dalla politica del nostro governo, molto dipende ancora una volta da Draghi. Renzi lo sa e sia pure a mezza bocca lo dice. La posizione di Renzi che non mi è chiara è il suo atteggiamento verso l'ipotesi di un'Europa federale. Quando parla delle emigrazioni sembra auspicarlo". Poi l'ex premier affronta il tema della guerra in Siria: "La mia sensazione - ha detto a Scalfari - è che Obama e Putin vadano verso un accordo sulla Siria. All'Assemblea dell'Onu hanno sostenuto tesi totalmente contrastanti tra loro, ma poi hanno avuto un colloquio a quattrocchi di un'ora e mezzo e qualche effetto si è già visto: Putin è d'accordo di attaccare l'Is ma si tratta d'una guerra per procura, nessuna delle due potenze invierà truppe sul terreno. Aerei sì, truppe no. Quindi quel malandato esercito di Assad va rafforzato e ben armato perché quello soltanto dispone di truppe sul terreno. Putin appoggia Assad, Obama
no, ma dovrà rassegnarsi perché con i soli bombardamenti aerei l'Is non sarà battuto".

Infine Prodi torna a parlare d'Europa e soprattutto delle strategie Ue. Per l'ex presidente del Consiglio, che ora ricopre vari incarichi all'Onu, "difficilmente" nasceranno gli Stati Uniti d'Europa, anche se è una cosa auspicabile e questo, in parte, è dovuto al fatto che "ci vorrebbe un Paese forte o un gruppo di Paesi forti che fossero decisi ad agire in quella direzione e una pubblica opinione che li aiutasse a imboccare quella strada. Ma non si vede traccia di tutto ciò". Nemmeno la Germania potrebbe farcela. "L'opinione pubblica tedesca e gran parte della sua classe dirigente - aggiunge Prodi - è decisamente contraria. I tedeschi non soltanto non credono negli Stati Uniti d'Europa, ma non li vogliono. Vogliono una Germania sola.

Hanno accettato l'euro perché lo considerano soprattutto la loro moneta, il marco che ha cambiato nome, tant'è vero che la Bundesbank, la Banca centrale tedesca, si oppone alla politica di Draghi che invece considera l'euro come la vera moneta europea. Draghi è uno dei pochissimi che vuole gli Stati Uniti d'Europa e che utilizza gli strumenti a sua disposizione per spingere su quella strada".

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