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Prove di dialogo sulle pensioni: assegno in 2 tempi e fondo per le pmi

L'ipotesi Tridico: a 63/64 anni a riposo con la parte contributiva, a 67 con il trattamento completo. La Lega: aiuti per le aziende sotto i 15 dipendenti

Prove di dialogo sulle pensioni: assegno in 2 tempi e fondo per le pmi

Riforme, taglio del cuneo fiscale e manovra di affiancamento al Pnrr: questi i concetti chiave messi sul tavolo dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi ribaditi dopo Napoli anche a Torino con l'obiettivo di mandare in soffitta quota 100. «Noi siamo fortemente contrari a quota 100, 102 o 104. Siamo contrari perché guardiamo i numeri da imprenditori e i numeri dicono che quota 100 non ha ottenuto l'effetto che ci aspettavamo: ci era stato detto che per uno che andava in pensione venivano assunti in tre, nella realtà l'effetto è di 0,4, quindi non abbiamo neanche l'effetto sostitutivo. Stiamo pensionando chi un lavoro ce l'ha e non stiamo offrendo un lavoro ai giovani» taglia corto il numero uno degli industriali. Piuttosto indica la strada dei lavori usuranti sui quali esiste il problema: «Va rivisto, lavoriamo su quello».

E le nuove regole per i lavori usuranti saranno tra gli argomenti al centro dell'incontro del premier Mario Draghi e i sindacati confederali convocati questo pomeriggio a Palazzo Chigi per illustrare la manovra. «Difendiamo l'azione del governo Draghi, perché questa manovra è l'inizio di un percorso del Paese. Oggi la grande sfida è costruire un Paese moderno e inclusivo mentre ancora abbiamo partiti che fanno la politica delle bandierine. Di fronte a questo dobbiamo alzare la voce» è la chiosa di Bonomi sulla quale però si scaglia l'Ugl che di rimando afferma quanto «sia impensabile smantellare una misura di giustizia sociale di cui hanno beneficiato 340mila persone considerato, peraltro, che con l'aumentare dell'età sale il rischio di infortuni mortali sul lavoro sostiene il segretario nazionale Paolo Capone -, in particolare per quanto riguarda i lavori usuranti».

Quanto alla Lega fa sapere che «Matteo Salvini ha incontrato il presidente Mario Draghi» con l'intento di «evitare il ritorno alla Fornero» e per illustrargli la proposta di istituire un fondo destinato alle aziende con meno di 15 dipendenti per aiutare i loro lavoratori ad andare in pensione dopo la fine di «quota 100». E a proposito delle «bandierine» poste qua e là da partiti e partitini Bonomi si riferisce anche a posizioni definite. «Se guardo alle manovre che mi vengono proposte: 1 miliardo in più per il Reddito di cittadinanza, quota 102 e poi tante altre bandierine, io faccio fatica a capire dov'è la crescita ricalca il presidente di Confindustria -. Con questa manovra noi abbiamo l'occasione di iniziare un percorso che affianca il Pnrr, che dovrebbe essere tutto concentrato sulla crescita, perché noi abbiamo contratto un debito pubblico emergenziale non indifferente. Next generation Eu è un debito delle future generazioni, io credo che dovrebbe essere responsabilità di tutti avere l'ossessione alla crescita». In merito agli 8 miliardi di euro previsti in manovra sul piano fiscale, Bonomi non ha dubbi: «Confindustria lo ha sempre detto, deve essere tutto sul cuneo fiscale, perché altrimenti non si ha impatto».

Inevitabile parlare di riforma previdenziale. Sta facendo breccia nelle maggioranza la proposta Tridico: una sorta di pensione mediata su due tempi. «Una soluzione flessibile e finanziariamente compatibile nei costi e dalla platea molto più consistente di quota 100. La cosiddetta pensione in due tempi» come sostiene il presidente dell'Inps.

L'ipotesi è di anticipare, per chi abbia compiuto 63-64 anni e volesse lasciare il lavoro, solo la quota contributiva della pensione rinviando l'assegno totale, comprensivo anche della parte retributiva, al compimento dei 67 anni.

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