
«Rafforziamo insieme la gamba liberale della coalizione». Difficile dire se sia un dialogo istituzionale, uno scambio di cortesie tra moderati o un vero e proprio inizio di un percorso politico comune. Di certo l'attenzione di Forza Italia verso Azione è crescente, il partito di Carlo Calenda rappresenta oggi l'interlocutore privilegiato della maggioranza all'interno dell'opposizione e l'auspicio di trasformare questo confronto in un accordo politico è presente e dichiarato.
Se alle elezioni regionali nelle Marche e in Campania Azione potrebbe correre insieme al centrodestra, così come in Lombardia e in Veneto, più complesso è pensare a una vera alleanza a livello nazionale. «Noi lo auspichiamo perché capiamo che con Azione ci sono affinità culturali importanti e quindi non sarebbe difficile condividere un percorso» dice Raffaele Nevi (nella foto), portavoce di Forza Italia e vice capogruppo vicario alla Camera, parlando con affaritaliani.it e rispondendo alla domanda su un possibile percorso comune tra Azione di Carlo Calenda e il centrodestra.
«In alcune elezioni regionali ci siamo presentati insieme, ad esempio in Basilicata, e stiamo governando bene la regione. Auspichiamo che Calenda capisca che l'opzione del Terzo polo non dà alcuna possibilità di incidere sulle dinamiche che contano e quindi speriamo che il leader di Azione scelga un'alleanza con il centrodestra aiutando Forza Italia a rafforzare la gamba liberale del centrodestra», aggiunge. Alla domanda se sia possibile un'alleanza con Azione non solo alle prossime elezioni regionali ma anche alle politiche, Nevi risponde: «Penso che ci potrebbero essere le condizioni per realizzarla. Il percorso va fatto con i dovuti tempi e con attenzione al programma di governo e serve la volontà politica di arrivare a questo obiettivo. Noi di Forza Italia ce l'avremmo e siamo pronti ad iniziare un percorso con loro».
L'ostacolo è il nodo gordiano rappresentato dal percorso politico fatto da Carlo Calenda. «Purtroppo - sottolinea Nevi - c'è questo problema genetico che Calenda è nato col centrosinistra e ha sempre orbitato all'interno della galassia di quella coalizione, ma ritengo che si stia rendendo conto, essendo una persona intelligente, che con questa sinistra non si può costruire un progetto liberale per il Paese come lui ha in testa». Per Calenda «Bonelli, Fratoianni e Conte al governo sarebbe una iattura»? «Questa dichiarazione - commenta Nevi - è molto importante e significativa perché dimostra che Calenda si sta rendendo conto che con questa sinistra non si può assolutamente costruire alcun progetto di governo per l'Italia».
L'auspicio di Nevi viene guardato con prudenza, se non con distacco, dentro Azione. E il deputato Fabrizio Benzoni sottolinea il problema dell'incompatibilità del suo partito, non con Forza Italia, bensì con le diverse anime della maggioranza di centrodestra, in particolare con i sovranisti.
«Non so come Nevi possa immaginare di costruire politiche comuni con noi e con Vannacci e Salvini. Azione è sempre pronta a discutere, ma non si può essere contemporaneamente sovranisti o nazionalisti ed europeisti ed atlantisti».
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