L'ultimo cenone. In tredici a tavola, menu a chilometro zero e «qualcuno mi tradirà». Anzi, «mi infetterà». La scure del Covid rischia di decapitare anche questo Natale, il secondo dell'era Covid. Un Natale piccino picciò, come l'Omicron rispetto all'Omega. Ma se l'anno scorso a condizionare i nostri baccanali familiari c'erano le regole dei Dpcm che settimanalmente spettinavano le nostre vite, stavolta saranno le regole del buon senso, vero o presunto, ad annacquare lo Champagne, a togliere l'uvetta al panettone. Come comportarsi con lo zio Attilio, No Vax convinto? Chiedergli il Green pass prima che si tolga il cappotto e lo getti nel solito mucchio sul letto? Metterlo a un tavolo separato? Chiedergli di indossare la mascherina per tutto il tempo in cui non sgranocchia noci? Oppure non invitarlo proprio?
Immaginiamo settimane di dibattiti in milioni di famiglie italiane, costrette a dotarsi di regole proprie, in mancanza di norme ad hoc. Le famiglie, si sa, sono tribù assai meno monolitiche di quanto amiamo pensarle. Dentro ci sono sensibilità e idee molto differenti, soprattutto quando dalla monade del nucleo ristretto si allarga il campo includendo nonni, cugini, suoceri, zii e amici degli amici. In ognuna di queste mini-società si dovrà decidere se far prevalere la sicurezza, la salute oppure l'affetto e la solidarietà. Io, che sono convinto che il nemico sia il virus e non il vaccino e che mi appresto felice a godermi il mio tris di dosi, non sarei per dire disposto a condividere il torrone con chi non ha combattuto con la mia stessa uniforme nella grande battaglia collettiva contro la pandemia. Per me il rispetto di chi ha fatto la scelta giusta e non vuole essere contagiato mangiando i tortellini al brodo, fosse anche da sua sorella, viene prima, molto prima del legame familiare. Anche perché esiste un grande malinteso, quello che degli estranei non ci si possa fidare e dei congiunti sì. Ma chi l'ha detto? Il virus non guarda mica lo stato di famiglia prima di fare il suo sporco lavoro.
Ma io, lo confesso, sono una strana creatura mezzo uomo e mezzo Grinch, dei riti natalizi so farne a meno. Se so di non stare al sicuro, piuttosto mi faccio un'amatriciana da solo sbirciando Netflix e campo bene. Ma io sono una minoranza. Per gli altri rischia di essere un affare di stato: psicodramma in casa Cupiello.
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