Putin, politica e Milan: il Cav si racconta da Costanzo

Silvio Berlusconi si racconta da Maurizio Costanzo, tra politica e calcio, amicizie e aziende di famiglia

Putin, politica e Milan: il Cav si racconta da Costanzo

Dalla politica interna a quella estera, dalle aziende di famiglia al "suo" Milan. Silvio Berlusconi si racconta nel salotto di Maurizio Costanzo.

A partire dalla strategia che il centrodestra mette in piedi in vista delle prossime elezioni politiche. "C'è un'atmosfera molto favorevole che trovo in giro intorno a me e penso che molti italiani abbiano capito che cosa succederebbe se andasse un movimento ribellista, un movimento pauperista, giustizialista al governo", ha detto Berlusconi riferendosi al M5S a L'Intervista, in onda domani sera su Canale 5 in prima serata, "Si tratta di persone incapaci che non hanno nè arte nè parte. Della loro incapacità è prova la gestione che fanno delle città dove sono all'amministrazione".

A riprova di questa incapacità è il "pauperismo che le possiede": "L'86% dei loro parlamentari non hanno mai fatto una dichiarazione dei redditi", ricorda il Cavaliere, "Quindi non hanno mai lavorato, non hanno mai saputo fare qualcosa di buono né per se né per le loro famiglie, hanno un odio verso chi produce, verso chi crea ricchezza per sé e per gli altri, verso la classe media, il ceto medio, e quindi pensano di fare qualcosa sempre che tolga per far diventare di tutti le proprietà e i beni di costoro. Loro sono pauperisti nel senso che quello che è mio è mio quello che è tuo deve diventare di tutti per diventare anche un pò mio e così nel loro programma vero hanno un adeguamento della legislazione italiana a quella francese - folle - con un'imposta di successione al 45%. Le famiglie benestanti francesi scappano tutte in Svizzera, in Portogallo anche in Russia e hanno anche la voglia di mettere sulle case italiane le stesse imposte che ci sono in Francia".

A proposito di politica, inevitabile una domanda sul futuro di Forza Italia e su quella che molti indicano come sua erede anche alla guida della compagine: Marina Berlusconi. "Ne avrete parlato...", chiede Costanzo. "Sì, ne abbiamo parlato per escluderlo tassativamente", replica l'ex premier, "Ne hanno parlato molto gli altri, a sproposito. Ma io non accetterei mai che uno dei miei figli subisse tutto quello che ho dovuto subire io essendo in politica".

E poi il rapporto con Vladimir Putin: "Con lui c'è un rapporto di vera, profonda e sincera amicizia", dice il leader di Forza Italia, "Lo considero il numero uno tra i leader del mondo e conto molto su di lui anche per il nostro comune avvenire perché vedi oggi siamo ripiombati in quella che era l'angoscia nostra nella guerra fredda, l'esistenza di due arsenali nucleari capaci di

distruggere il mondo dieci volte".

Infine il "suo" Milan. "Tu non sei più andato allo stadio, secondo me...", lo incalza Costanzo, "No, non sono più andato... mi guardo il Milan in televisione e sto male".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica