Politica

Quando il «Giornale» anticipò la notizia

Lo scorso novembre rivelammo il progetto

Nei prossimi giorni arriveranno i primi cento profughi. Ma il campo base di Expo ne contiene fino a 500 e si presume che, nel giro di qualche settimana, l'area venga riempita. I posti letto per gli immigrati a Milano sono solamente 600 e le strutture sono ormai al collasso. Facile quindi immaginare il destino del campo base di Rho. A disposizione ci sono 27 palazzine prefabbricate, che durante i cantieri per allestire i padiglioni Expo, hanno ospitato tecnici e operai. E nelle quali, da maggio a ottobre, ha alloggiato il personale delle forze dell'ordine. Gli edifici, dotati di mensa, infermieria e sala ricreazione, rappresentano la valvola di sfogo più agevole per gestire i flussi di migranti (a Milano ne sono transitati 83mila) e quella che la prefettura definisce un'urgenza. «Stiamo valutando questa soluzione - spiega il prefetto Alessandro Marangoni - perché ci sono condizioni di emergenza che lo consentono. Si tratta di un'area molto circoscritta che non ha contatti con l'area Expo».A gestire il nuovo campo profughi sarà la Croce Rossa e, stando agli annunci, la cittadella immigrati sarà solo provvisoria, per tamponare l'emergenza scattata dopo gli ultimi arrivi di stranieri. «Abbiamo costruito infrastrutture e investito su un'area con l'idea che divenisse un polo di eccellenza e una grande opportunità di sviluppo per Milano. Così andiamo nella direzione opposta» commenta il candidato sindaco a Milano per il centrodestra Stefano Parisi. E, finché hanno potuto, anche i vertici Expo e lo stesso Sala hanno cercato di tener nascosto il progetto dell'accoglienza profughi. Quando il Giornale, all'inizio di novembre, parlò dell'intenzione di utilizzare l'area Expo per ospitare i migranti, la società si affrettò a inviare una smentita ufficiale al nostro quotidiano. L'amministratore delegato Sala stava per annunciare la propria candidatura a Milano e non voleva sollevare polveroni su un argomento così scomodo.

Ora è chiaro che già allora era ben al corrente del progetto.MaS

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