Risiedevano in Albania, ma di tanto in tanto attraversavano il Canale d'Otranto: giusto una puntatina, il tempo di incassare l'assegno sociale gentilmente assicurato dallo Stato italiano. Così, grazie a qualche documento fasullo, un gruppo di albanesi è riuscito a sottrarre alle non proprio floride casse dell'Inps ben 362mila euro. È quanto scoperto dalla Guardia di finanza di Brindisi, che al termine delle indagini ha denunciato 33 persone.
Gli investigatori hanno ricostruito la vicenda, che a quanto pare andava avanti già da parecchio tempo. Secondo quanto accertato dai militari, formalmente sussistevano le tre condizioni per la concessione dell'assegno da 500 euro ciascuno: il superamento del 65esimo anno di età, la stabile residenza in Italia e un reddito molto basso. In realtà, è emerso dalle verifiche della Guardia di finanza, si trattava solo di una facciata di regolarità: solo i primi due requisiti, infatti, erano veritieri. Perché i pendolari della pensione a scrocco vivevano tutto l'anno in Albania, salvo mettersi in viaggio per l'Italia e trascorrere qualche giorno per incassare il denaro puntualmente accreditato sul conto. Gli over 65 denunciati, una volta in Puglia, contattavano parenti che vivevano a Brindisi e in alcuni paesi della provincia. E dopo aver ricevuto l'assegno ripartivano. Le indagini sono cominciate nel giugno dell'anno scorso. Gli investigatori hanno concentrato i loro sospetti inizialmente su tre persone, ma nel giro di poco tempo l'inchiesta si è allargata ed è venuto fuori che dietro le irregolarità si celava un sistema ben collaudato. I militari sono andati a spulciare le carte relative all'erogazione dell'assegno sociale e hanno concentrato la propria attenzione sui documenti presentati. Tra cui le dichiarazioni di residenza stabile dello Stato italiano.
E così, è venuto fuori che si trattava in gran parte di carte fasulle: tra i beneficiari risultava anche una donna assente dall'Italia dal 2010, circostanza che comunque non le ha impedito di incassare l'assegno. La direzione provinciale dell'Inps è intervenuta sospendendo il beneficio della pensione e ha avviato le procedure per il recupero del denaro sottratto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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